Ho ricevuto una email di precisazione sulla posizione della SIAE rispetto alla RIAA. Credo sia corretto proporla a tutti.
“Gent.mo Sig.
ho letto su Apogeonline il Suo articolo intitolato “Liquid Audio chiude e passa nelle mani di Microsoft“. Credo contenga un’inesattezza, che desidero segnalare.
In una frase Lei afferma: “RIAA (la SIAE americana, braccio armato dell’industria discografica americana)”.
Il confronto che lei fa tra l’associazione americana e quella italiana non è appropriato.
La RIAA, citando il loro sito ufficiale: “The Recording Industry Association of America is the trade group that represents the U.S. recording industry.(…) Its members are the record companies that comprise the most vibrant national music industry in the world.” Questo è il loro sito
Quindi la RIAA è l’associazione che riunisce le diverse case discografiche, ma non difende i diritti degli autori (come sono io e come fa la – SIAE).
Il paragone in Italia potrebbe funzionare con FIMI (Federazione dell’- Industria Musicale Italiana), la quale ha tra i suoi associati la Cgd, Bmg, Emi ect. (e non il sottoscritto che è un autore).
Al contrario, se vuole parlare dell’associazione che difende i diritti degli autori negli Stati Uniti, può fare riferimento al: ASCAP Membership american society of composers, authors and publishers
Anche se la differenza è molto sottile, io credo esista.
Attendo una sua risposta.
Simone