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La rivoluzione asiatica: tre colossi contro Microsoft

04 Settembre 2003

La rivoluzione asiatica: tre colossi contro Microsoft

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La levata di scudi degli Stati americani contro lo strapotere di Microsoft e del suo sistema operativo Windows rischia di non rimanere un fenomeno isolato. Il metodo scelto questa volta …

La levata di scudi degli Stati americani contro lo strapotere di Microsoft e del suo sistema operativo Windows rischia di non rimanere un fenomeno isolato. Il metodo scelto questa volta non è la via giudiziaria ma, in perfetto stile orientale, più fine e meno eclatante.

Secondo quanto riporta la stampa giapponese, infatti, Corea del Sud, Cina e Giappone hanno formato un’alleanza strategica per sviluppare in proprio un sistema operativo libero, basato sul codice sorgente di Linux.

Ci aveva già provato la Cina a sganciarsi dalla dipendenza di Windows (diffidando da possibili backdoor inserite apposta per dare la possibilità agli Stati Uniti di ficcanasare dentro i computer dell’amministrazione), con l’annuncio di voler registrare Linux e farne il proprio sistema. Solo la rivolta legittima della comunità open source aveva sopito l’intenzione dei governanti cinesi.

Per i governi giapponesi e coreani il discorso è diverso: come fa balenare un quotidiano economico giapponese, sono stanchi di essere soggetti ai tantissimi attacchi informatici attraverso virus e vogliono sganciarsi dalla dipendenza del monopolio Microsoft.
Cosa c’è di meglio che unire sforzi economici e intellettuali per farsi, in proprio, un sistema operativo a basso costo?

L’accordo verrà perfezionato in settimana e toccherà al ministro del Commercio giapponese precisare le modalità del progetto, finanziato in parte dai tre paesi asiatici, durante una riunione dei ministri dell’economia di Giappone, Corea del Sud e Cina.

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