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La ripresa dell’e-commerce attira investimenti sul Web

12 Maggio 2003

La ripresa dell’e-commerce attira investimenti sul Web

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Per essere morto, l’e-commerce, gode di ottima salute. Almeno stando ai dati che periodicamente mostrano l’andamento del settore.Ultimo in ordine di tempo un interessante studio firmato da Jennifer Chew, senior …

Per essere morto, l’e-commerce, gode di ottima salute. Almeno stando ai dati che periodicamente mostrano l’andamento del settore.
Ultimo in ordine di tempo un interessante studio firmato da Jennifer Chew, senior analist di Forrester.

La ricerca mostra che gli americani usano sempre più Internet per fare il loro shopping, cosa che fa crescere l’interesse degli investitori per questo settore, dopo tre anni non proprio facili.

Nel primo “quarto” del 2003, le vendite online al dettaglio hanno raggiunto il fatturato di 24 miliardi di dollari negli Usa; una crescita pari al 20 % rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.

L’aumento (che dovrebbe arrivare a raggiungere il 25 % a fine anno) è notevole se si pensa che i consumatori americani non sono mai stati così poco fiduciosi in dieci anni di vita del settore.

Caduto a marzo al livello più basso dal ’93, l’indice di fiducia è risalito in aprile dopo la fine della guerra in Iraq ma, dicono gli analisti, il gesto di consumare resta condizionato dalla prospettiva di un buon affare. Cosa che i commercianti online hanno perfettamente compreso.

“Per attirare consumatori reticenti a spendere – dicono gli analisti di Forrester – molti negozi come Office Depot (forniture per ufficio) e eBags (borse e accessori da viaggio) hanno prolungato le offerte di spedizione praticate durante il periodo delle feste”.

Ormai su Internet sono presenti quasi tutte le categorie merceologiche, cosa che attira l’interesse degli investitori.
Per la prima volta dalla primavera del 2000, le entrate in pubblicità realizzate su Internet sono aumentate due trimestri di seguito (terzo e quarto trimestre del 2002), arrivando a una cifra complessiva di 1,5 miliardi di dollari.

A tirare il settore della pubblicità online è la ricerca sponsorizzata sui motori di ricerca: il nome dell’inserzionista appare per primo quando viene digitata una parola chiave specifica.

“Questa recente ripresa – dice un ottimista responsabile dei “nuovi media” per PricewaterhouseCoopers – coniugata alle previsioni di una continua espansione del Broadband (acceso a Internet ad alta velocità) è presagio di un forte anno 2003″. Speriamo…

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