Ecco, ci siamo. Parte la seconda crociata contro i successori di Napster, guidata dall’industria musicale americana appoggiata, questa volta, da quella cinematografica.
Obiettivo: iniziare cause contro i siti Internet che hanno occupato il vuoto lasciato da Napster, offrendo agli utenti la possibilità di scaricare canzoni e filmati sul proprio hard disk.
La prima causa intentata dall’Associazione americana dell’industria del disco, la famosa RIAA e da quella dell’industria cinematografica, MPAA presso un tribunale della California ha come obiettivo far ritirare i prodotti sotto diritto d’autore dai siti MusicCity, Grokster e Kazaa, gestiti dalla Fastrack, una società con sede in Olanda.
L’accusa è sempre la solita: questi siti infrangono la legislazione e permettono di scaricare illegalmente musica, film, immagini e software.
La RIAA sconta una situazione di vantaggio essendo riuscita a far fuori Napster e adesso parte alla carica dei successori cercando di fare piazza pulita.
Certo il fastidio è grosso.
Ad esempio, MusicCity, attraverso il suo servizio Morpheus, offre la possibilità di scaricare film recenti come “Il pianeta delle scimmie” o brani musicali di Bob Dylan.