L’industria dell’insegnamento a distanza USA è ancora giovane, ma i suoi effetti sono già dirompenti. Questa l’impressione alla base di un recente rapporto diffuso dalla American Society of Training and Development, dove viene preso in esame l’utilizzo delle tecnologie impiegate nel mondo della teledidattica a partire dal 1998. Il direttore dell’ente precisa comunque che le varie organizzazioni “sono alle prese con le grosse sfide concernenti la corretta implementazione della tecnologia”. Ovvero: il futuro sull’efficacia dei programmi di insegnamento online dipende sempre meno dalle innovazioni tecnologiche e sempre più dalle modalità con cui tali innovazioni vengono offerte in concreto. Anche perché ogni nuova tecnologia è ormai destinata a divenire semplice bene di consumo in tempi medi (tre anni). E tuttavia, lo scorso anno sono state almeno otto le aziende ‘dot.com’ dedite teledidattica presenti a Wall Street, con altre decine che tentano di unirsi alla (presunta) corsa all’oro.
Come ribadisce però il responsabile di un ‘think tank’ in ambito tecnologico, sarà soltanto la qualità dei corsi educativi a designare il successo o la sconfitta delle varie entità coinvolte in questo settore. “Gli apparati tecnologici impiegati diventeranno sempre meno un impedimento o una difficoltà. Questione cruciale rimarrà invece la gestione del design didattico presente online”.