Microsoft compra Yahoo! La notizia dell’Opa lanciata da Microsoft per acquistare Yahoo! che da qualche tempo è in difficoltà fa in brevissimo tempo il giro della Rete: Antonio Sofi osserva come i giornali (almeno nella loro incarnazione online) si siano adeguati, ma non riescano ancora a coprire questo genere di notizie con la velocità dei media sociali. Giovanni Calia è dispiaciuto nel vedere un elemento storico della Rete come Yahoo! in cattive acque, e osserva i paralleli con l’amicizia che lega Apple e Google. Vittorio Zambardino analizza lo scenario storico e tecnologico, cercando di capire cosa cambierà per gli utenti, mentre Antonio Dini vede nello scontro tra Google e Yahoo! la battaglia tra due sistemi di capitalismo. Stefano Quintarelli spiega con un paragone in chiave Star Trek perché la mossa di Microsoft potrebbe rivelarsi inefficace, e Luca De Biase osserva come solo i soldi possono permettere a Redmond di competere ancora con Mountain View. David Orban spiega che il mercato mobile è quello davvero interessante e Alfonso Fuggetta teme il consolidarsi di grandi monopoli. Ma per Paolo Attivissimo un duopolio, pur non essendo la situazione migliore possibile, sarebbe comunque meglio del solo monopolio di Google.
Google e gli amici degli amici. Matteo Brunati analizza l’ultima novità di Google: le Social Graph Api, che serviranno a rappresentare in Rete le relazioni tra persone. Qualcuno però storce il naso: si tratta di Jeff Jarvis (in inglese), che ritiene che gli sforzi di Mountain View siano inutili.
Il videogioco passivo. Ricccardo Cambiassi analizza MyMiniCity e si fa domande sul fascino dei giochi in Rete che non richiedono una partecipazione attiva dell’utente.
Harry Potter e i problemi editoriali. Ilaria Katerinov riflette, partendo dal nuovo minisito sull’ultimo libro di Harry Potter, sulla gestione della comunicazione in Rete dell’editore italiano e di quello spagnolo.
Il progresso è cosa buona? Squonk riflette sulle implicazioni sociali del progresso e dell’innovazione tecnologica. Andiamo verso un mondo migliore?
Promuovere i film sul web. Luca Conti racconta la promozione di Persepolis, che dimostra come non solo Cloverfield si avvantaggi dei media digitali.