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La nuova stagione dell’Internet Phone

02 Novembre 2000

La nuova stagione dell’Internet Phone

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Il 30 novembre all'Ateneo Multimediale di Milano parte la seconda edizione del primo Master italiano "Internet Manager"

Agli inizi dell’Internet di massa la telefonia net based era considerata una delle applicazioni con maggiore futuro.
Molti avevano decretato la possibile morte dei carrier telefonici internazionali, schiacciati dalla telefonia in Rete in grado di bruciare le distanze passando non più attraverso il poco confortevole doppino telefonico, ma attraverso le capienti fibre ottiche pilotate dall’imperante TCP-IP.

Il sempre più diffuso utilizzo di connessioni di Rete di buona velocità e la disponibilità di schede audio potenti e a basso prezzo sembravano semplificare ulteriormente le cose.
In seguito si sono diffusi diversi software in grado di funzionare come cornette telefoniche virtuali, ovvero di trasmettere segnali audio, spesso anche video, attraverso la Rete. Nessuno di questi è riuscito, in effetti, a diventare uno standard.

Il problema degli utilizzatori di questi programmi consisteva tipicamente nel fatto che, essendo i sistemi non compatibili fra di loro, era necessario avere lo stesso software per comunicare.
Inoltre, per diverso tempo, i gateway fra i sistemi telefonici tradizionali e la telefonia Internet based non erano disponibili: ovvero con il proprio Internet phone non si poteva chiamare un telefono net based.

Nell’ultimo periodo molte cose sono cambiate e lo scenario va mutando in fretta. Un primo successo è venuto dai sistemi di telefonia, spesso gratuita, browser based. Si tratta di applicazioni solitamente in grado di trasformare un normale browser in un telefono Internet e che spesso permettono gateway con le linee tradizionali.

Il prodotto che è riuscito ad imporsi per primo negli USA è Dialpad che attraverso un servizio che garantisce chiamate gratuite a tutti i numeri degli Stati Uniti ha conquistato milioni di americani. Il segreto del suo successo è una semplice applicazione scritta in Java che trasforma un browser in una tastiera telefonica e consente telefonate gratuite, a patto di accettare la presenza di pubblicità cliccabili durante la telefonata.
Il programma è completato anche dalla possibilità di crearsi, direttamente online, una rubrica dei numeri più utilizzati, per non dover affaticare la memoria.

Sulla scorta di Net2phone è anche partito PC to phone che consente di scegliere tra un’applicazione standalone o un sistema Web based.

Il panorama tende ad allargarsi: aziende oramai storiche entrano in questo settore in forte espansione. Perfino la corazzata Microsoft ha deciso di scendere in campo fornendo nella versione 3.0 del suo client MSN Messenger Service la possibilità di effettuare chiamate dirette negli USA e in Canada gratuitamente, oltre a chiamare altri utenti in Rete dotati dello stesso software.

Anche nel mercato italiano qualche cosa si sta muovendo nel settore della telefonia IP based. Ancora una volta è la sempre più globalizzata Tiscali a cercare di smuovere il mercato con deregulation in corso. Tiscali propone Voicespring, un servizio telefonico basato sul client omonimo, scaricabile dopo essersi iscritti ai servizi classici dell’azienda di origine sarda.

Voicespring è un prodotto piuttosto sofisticato: permette di avere un numero telefonico che può essere utilizzato per ricevere chiamate da rete fissa nazionale o per telefonare a utenti fissi. Per ora non è possibile telefonare ai cellulari e fare chiamate internazionali, ma pare sarà possibile in seguito, a prezzi molto concorrenziali.

Voicespring offre anche un sistema di segreteria telefonica in grado di immagazzinare chiamate telefoniche ricevute in nostra assenza o addirittura di inoltrare la chiamata virtuale verso un numero di telefonia fissa.
Il software è disponibile per le piattaforme classiche dell’ambiente Windows e richiede l’installazione di NetMeeting per funzionare.
Il software è relativamente stabile anche se a volte ha dei problemi di “giovinezza”.

Vista la visione profetica dimostrata da Soru e dai suoi nel mercato delle TLC italiane, forse siamo all’inizio di un rinnovamento che potrebbe essere una rivoluzione. Quando scenderanno in campo gli altri carrier telefonici, grandi o piccoli che siano?

Ulteriori informazioni

L'autore

  • Vittorio Pasteris
    Vittorio Pasteris è un giornalista italiano. Esperto di media, comunicazione, tecnologia e scienza, è stato organizzatore dei primi Barcamp italiani e collabora con il Festival del giornalismo di Perugia.

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