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La musica online sempre più redditizia in Europa

13 Aprile 2001

La musica online sempre più redditizia in Europa

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La musica sta diventando il nuovo business nell’era di Internet, provato dal successo di contatti per il concerto di Mina, che anche Pavarotti si appresta a bissare. Il trend di …

La musica sta diventando il nuovo business nell’era di Internet, provato dal successo di contatti per il concerto di Mina, che anche Pavarotti si appresta a bissare.

Il trend di questo settore ci viene invece illustrato da un intelligente studio della Jupiter MMXI, che rivela come il mercato della musica online in Europa sperimenterà una rapida crescita nei prossimi 6 anni, passando dal valore attuale di 333 milioni di euro a quello di oltre 2 miliardi di euro della fine del 2006.

La ricerca è stata presentata durante il Plug.In, il più importante evento europeo sulla musica, dove si sono discusse le questioni più importanti del mercato della musica online e il modo in cui i protagonisti di questo settore prevedono che si evolverà in Europa.

Nel 2006, anno finale della ricerca, la vendita di CD continuerà ad essere la voce predominante del commercio online, mentre la distribuzione digitale (attraverso la rete) della musica, rappresenterà il 37 % del valore del commercio online di questo mercato.

Al Plug.In Peter Gabriel, artista e co-fondatore di OD2, la società leader in Europa nella distribuzione della musica online, ha parlato della sua convinzione che la distribuzione della musica su Internet sia a un punto di transizione, in cui il consumo della musica tramite Internet si sta muovendo dall’essere un’esperienza secondaria e centralizzata all’essere una scelta molto più individuale e personale. Alla domanda se l’accordo tra Bertelsmann AG, EMI Group PLC, AOL Time Warner Inc e RealNetworks significherà che i principali protagonisti controlleranno il futuro della musica online, ha risposto: “Internet permette agli attori minori di giocare con le stesse carte di quelli maggiori”. Sempre durante l’evento, ha annunciato il lancio della piattaforma sicura di distribuzione di musica online della sua società.

Il primo sondaggio sui consumatori di musica online mai fatto da Jupiter MMXI, eseguito in occasione del Plug.In, illustra le opportunità per chi vende musica online di far pagare una sottoscrizione per la musica. I risultati dimostrano che gli Europei sono disposti a pagare per la musica in rete, ma vogliono più che solo musica. Il 26% delle persone intervistate ha detto che pagherebbe per un servizio di musica online che dia loro anche benefici aggiuntivi, come sconti per i concerti, informazioni sugli eventi e merchandise. Il 18% dei consumatori pagherebbe per avere dei download di alta qualità, e un altro 18% per una garanzia che il servizio sia libero da virus. Altri servizi aggiuntivi includono informazioni dettagliate sull’artista, opportunità di chattare con l’artista preferito, informazioni esclusive e siti senza pubblicità.

In ogni caso, i siti di musica non raggiungono oggi il mercato di massa, secondo l’analista musicale di Jupiter, Mark Mulligan. “Per trarre profitto dalla musica online, i “negozianti” devono comprendere il panorama di Internet in Europa. Un collegamento a portali e Internet service provider attraverso l’Europa darà loro accesso a un numero di utenti molto più significativo. Per esempio, i siti di Microsoft raggiungono oggi il 60% degli internauti europei, Yahoo ha una reach del 40%, AOL del 30% e i siti di Tiscali, Wanadoo e T-online del 20%. Il consumatore europeo di musica vuole sempre più servizi online – l’opportunità è lì per essere colta”.

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