La CIA e il Centro di studi strategici internazionali degli Stati Uniti hanno pubblicato due rapporti sulla minaccia terroristica via Internet. Il cyberterrorismo sarà la principale preoccupazione per la sicurezza del paese, nei prossimi quindici anni.
Il pericolo, dunque, non arriverà più dalle bombe ma, come segnalano i due enti che assicurano la protezione degli Stati Uniti, dai pirati informatici.
La CIA insiste particolarmente sul fatto che gli avversari del “regime” si attrezzano, in tutto il mondo, a sviluppare strumenti informatici con lo scopo di minacciare le infrastrutture del sistema privato.
Numerosi paesi, infatti, sarebbero già in possesso di programmi capaci di mettere a punto attacchi informatici e di infiltrazione.
Il Centro studi strategici va ancora più lontano nella predizione: i gruppi terroristici starebbero per creare un’alleanza criminale con l’élite mondiale dei giovani hacker e l’unione di queste competenze tecniche unite alle “cattive intenzioni” potrebbe creare un cocktail esplosivo.
Ma gli USA non sono i soli a prepararsi alla futura battaglia. La Russia, la Francia, Israele e la Cina starebbero per mettere a punto dei veri e propri “cyberarsenali”.
Oggi, infatti, sempre più le infrastrutture di difesa sono connesse a Internet. Inoltre, a causa dello sviluppo delle connessioni senza filo, è da prendere in considerazione la possibilità di sviare le forze militari.
Insomma, non c’è più sicurezza: per nessuno.