Il Tribunal Correctionel di Parigi si è pronunciato sulla questione che opponeva un comune della Francia al giornalista e blogger, Christophe Grébert.
Quest´ultimo aveva riprodotto sul suo blog, MonPuteaux.com, un estratto di un articolo pubblicato sul giornale Le Parisien, in cui una ex impiegata del comune di Puteaux denunciava di aver ricevuto minacce, dopo aver segnalato ai suoi superiori che l’aggiudicazione di un appalto pubblico le sembrava dubbia. A causa delle sue ripetute accuse, sarebbe poi stata licenziata.
Il comune di Puteaux ha citato in giudizio sia il quotidiano che il blogger, accusando quest´ultimo di aver contribuito a dare maggior credito all´articolo, riproducendone il contenuto sul suo blog.
Il tribunale ha però riconosciuto che il blogger aveva dato prova di buona fede e di sufficiente prudenza, nel riportare la notizia. Ha poi aggiunto che il blogger “poteva, nella sua rubrica dedicata alla stampa, citare estratti di un articolo relativo ad una questione in cui è coinvolto il comune di Puteaux (…), dal momento che ha precisato esattamente la sua fonte e non ne ha modificato il contenuto”.
Sul Forum des droits sur l´Intenet (FDI), la giurista Stéphane Grégoire ha invitato alla prudenza, commentando che “è prematuro affermare una mitigazione degli obblighi dei blogger. Per i blog non ci sono deroghe: la legge francese del 1881 sulla stampa va applicata. La giustizia ha riconosciuto la buona fede di Christophe Grébert. Ha ritenuto che avesse agito al solo legittimo scopo d’informazione pubblica e che non aveva l’intenzione di nuocere”.
Il sindaco del comune di Puteaux ha comunicato, tramite il suo avvocato, l´intenzione di fare appello.