La Francia continua il suo cammino verso la realizzazione di una legge che taglierebbe la connessione a chiunque scaricasse materiale illegale da circuiti peer-to-peer. Soulxtc riporta alcune dichiarazioni del fronte politico francese, trovando ironico «il fatto che la Francia, luogo in cui nacquero i concetti di democrazia e libertà (…) sia la prima nazione a sopprimerle entrambe». Dario Salvelli parla di nuova ghigliottina, facendo notare come sia molto probabile che alcuni artisti più avveduti stiano già usando i circuiti P2P per pubblicizzare i loro nuovi lavori, e come l’accesso alla Rete debba essere un servizio universale, privo di qualsiasi blocco.
Intanto una ricerca commentata da Daniele Semeraro spiega come in realtà molte persone sono disposte senza problemi a pagare la musica, a patto però di mantenere salve alcune condizioni di fair use. In Italia intanto si prepara un convegno proprio sull’argomento. Convegno che suscita le perplessità di Paolo De Andreis, che vede nei nomi invitati una scarsa propensione all’ascolto di chi vive la Rete, e da Massimo Mantellini che cita invece la visita di Bush in Italia come esempio.
Gli altri temi del giorno:
Il telefono fisso? È morto. Lo pensa Suzukimaruti, che riflette su come sulle linee fisse viaggino ormai soltanto le telefonate di marketing.
Pare che la scuola dovrà adeguarsi alla tecnologia degli ebook. Antonio Tombolini commenta le decisioni del governo italiano.
Sergio Longoni spiega come avrebbe svolto la seconda prova informatica, mostrando un certo divario tra gli esperti del ministero e quelli della Rete.
Le bolle si muovono sullo schermo del Nintendo DS, e Pietro Izzo spiega perché sono tanto divertenti.