Il Tribunale Costituzionale Federale tedesco ha sentenziato che l’uso incontrollato di strumenti di accesso remoto a scopo di indagine viola i diritti civili dei cittadini. «La raccolta di dati di quel tipo in modo così diretto comprime i diritti del cittadino, dato che la paura di essere monitorati può impedire che le comunicazioni personali spontanee abbiano luogo», sostiene la Corte di Karlsruhe.
In pratica i cosiddetti Trojan poliziotto non potranno essere utilizzati dalle Forze dell’Ordine, se non in presenza di un mandato del giudice. «Data la profondità dell’intrusione, l’infiltrazione riservata di un sistema IT in un modo che consenta la perquisizione del sistema stesso e dei dati che contiene può essere consentita, secondo il dettato costituzionale, solo ed esclusivamente dietro prova evidente di una minaccia concreta», hanno aggiunto i giudici tedeschi.
Il Ministro degli Interni Wolfgang Schaeuble, quindi, sarà costretto a correggere la rotta dell’attuale dibattito parlamentare, proprio in questo momento alle prese con il disegno di legge sulle intercettazioni elettroniche. L’utilizzo di trojan, senza mandato, sarà considerato un’azione incostituzionale.