Le major discografiche sono riuscite a convincere il Governo cinese a collaborare nella lotta alla pirateria. Sono state infatti avviate le prime azioni legali nei confronti dei più noti motori di ricerca locali che da sempre forniscono i link per scaricare la musica illegale.
Universal, Sony BMG e Warner hanno portato in tribunale il noto Baidu, e in un altro procedimento l’antagonista Sogou. Stessa sorte per Yahoo China, che però si ritrova imputato in un processo imbastito dalla stessa Corte Superiore del Popolo di Pechino.
Secondo le ultime stime il mercato della musica pirata in Cina rappresenta il 99% del segmento; il fatturato legale infatti non supera i 76 milioni di dollari. Un valore esiguo che rappresenta circa l’1% del mercato mondiale.