Il Governo cinese ha bloccato per la seconda volta l’accesso all’enciclopedia online Wikipedia. A distanza di un poco meno di un mese dalla prima censura, la wiki più famosa del mondo è nuovamente oggetto delle attenzioni del cosiddetto «Great Firewall of China». Non vi sono ancora state comunicazioni ufficiali al riguardo, ma secondo i portavoce statunitensi di Wikipedia si tratterebbe dell’ennesima azione contro la libertà di informazione.
«Abbiamo regole interne incentrate sulla neutralità e sulla rimozione di attacchi personali, e siamo quanto di più distante ci possa essere da un covo per dissidenti o un sito di protesta», aveva dichiarato Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, solo un mese fa.
Una presa di posizione che comunque non sembra essere bastata per sodalizzare con i dirigenti cinesi, che comunque continuano a sostenere che la loro gestione del Web è «in accordo con le leggi e regolamentazioni interne».