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La biometria non è infallibile: due hacker hanno creato false dita

30 Settembre 2003

La biometria non è infallibile: due hacker hanno creato false dita

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Di recente, due hacker hanno dimostrato che l'identificazione tramite le caratteristiche fisiologiche di un individuo non è infallibile

Negli ultimi mesi, la fiducia che era stata riposta nell’infallibilità della biometria nell’identificazione degli individui è stata messa in crisi dal fatto che due hacker tedeschi, Lisa e Starbug, sono riusciti a dimostrare che si può creare un falso dito in grado di ingannare qualsiasi tipo di scanner.

La tecnica di falsificazione adottata dai due hacker riprende l’esperimento portato a termine nel maggio del 2002 da un ricercatore giapponese, Tsutomu Matsumoto.

I pirati tedeschi hanno ulteriormente perfezionato la tecnica, creando una sottile pellicola in lattice che può essere apposta su un vero dito. Questa tecnica – essendo minimo lo spessore del lattice – consente di ingannare anche gli scanner capacitivi, dotati di elettrodi che dovrebbero rilevare se l’impronta digitale appartiene a un dito umano o artificiale.

Il dito in gelatina di Tsutomu Matsumoto, invece, è in grado di ingannare solo gli scanner ottici.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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