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IpTv, così Telecom supera Fastweb

16 Marzo 2009

IpTv, così Telecom supera Fastweb

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Con Tiscali per il momento fuori gioco e Wind ferma a una quota minimale, la gara per le trasmissioni televisive via Ip si limita a Fastweb e Telecom Italia. Quest'ultima, partita tardi, ha però superato in fretta la società rivale

Fastweb è stato il primo operatore europeo, tra quelli maggiori, a lanciare un servizio IPTv (televisione via Adsl). Per anni è stato il solo presente in Italia. Eppure adesso Telecom Italia l’ha superata, gli ultimi dati ufficiali parlano di 329.000 abbonati (contro i 100.000 del 2008) ad Alice Home Tv. Fastweb è a quota «oltre 200.000», il che significa, nel linguaggio fumoso delle comunicazioni aziendali, “poco sopra i 200.000”. Mercato poco interessante, per il resto: Tiscali ha appena sospeso il servizio agli utenti (promette di non lasciare del tutto il mercato IpTv, ma per ora non ha fatto alcuna mossa); resta Wind, ma ha una copertura minimale e certo una base clienti di gran lunga inferiore ai due concorrenti. Telecom insomma è riuscita a conquistare una posizione dominante anche nel mercato dell’IpTv, il solo scettro che le mancava nell’arena della telefonia fissa e mobile.

Interessante anche scoprire come c’è riuscita. In due modi: una copertura molto ampia, grazie alla leva della propria rete nazionale (ha l’IpTv in 500 città) e il fatto di avere offerto gratis i servizi per mesi, agli utenti Alice, che pagavano a parte solo alcuni contenuti e canali aggiuntivi, come Sky, ma erano gratuiti quelli base. Di conseguenza Telecom ha potuto annettere nel novero degli utenti Iptv molti dei nuovi abbonati Alice (tanto per loro era gratis l’opzione Tv). Certo, c’è quindi una differenza di valore tra gli utenti Alice Home Tv e quelli di Fastweb. Questi ultimi, pagando un canone, hanno una spesa mensile superiore, in media. Non avendo avuto l’IpTv gratis, inoltre, è probabile che l’abbiano attivata con cognizione di causa e quindi siano utenti effettivi. Ciononostante, Telecom è riuscita davvero a ottenere un vantaggio competitivo, portando a casa tanti utenti IpTv. Una volta creata una base utenti cospicua, fa presto a monetizzarli. È la stessa strategia con cui ha offerto a destra e a manca, negli anni passati, Adsl senza canone, in molti casi nemmeno utilizzate dagli utenti. Con calma li ha poi però in larga parte convertiti alle Adsl flat, dopo averli sottratti alle mire dei concorrenti. È la strategia del cappello sulla sedia: anche se non intendiamo occupare realmente il posto, ce lo riserviamo per un secondo momento.

È un circolo virtuoso. Più utenti significa maggiore capacità di attirare sponsor pubblicitari e di stringere accordi per avere contenuti migliori. Di recente Telecom si è posta un passo davanti a Fastweb sul fronte dell’integrazione con i contenuti pay del digitale terrestre: ha inserito nel pacchetto Alice Home Tv anche Mediaset Premium. A conferma di quanto sia stata pericolosa la strategia Telecom per i concorrenti, questi ultimi hanno fatto una lunga battaglia contro la gratuità di Alice Home Tv. Alla fine, hanno vinta, e infatti ora costa 2,95 euro al mese (comunque poco). Anche questa vittoria è conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato sulle promozioni, che ha impattato pure sulle Adsl nude.

La prossima battaglia, per Fastweb soprattutto, è riuscire a fare IpTv servendosi dell’offerta all’ingrosso di Telecom, cioè anche dove non arriva con la propria rete di unbundling. Amplierebbe così la copertura. La possibilità all’ingrosso c’è già, ma secondo Fastweb è troppo cara, anche se finora l’Agcom non ha trovato niente da ridire. Così intanto Telecom continua a macinare utenti.

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