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Internet tra le montagne iraniane: aiutatelo

11 Luglio 2002

Internet tra le montagne iraniane: aiutatelo

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Molti dei regimi dittatoriali o dove vige il comando della religione, vedono di cattivo occhio Internet come strumento di comunicazione. Spesso lo usano per business, ma cercano di controllarlo. In …

Molti dei regimi dittatoriali o dove vige il comando della religione, vedono di cattivo occhio Internet come strumento di comunicazione. Spesso lo usano per business, ma cercano di controllarlo. In ogni caso non riescono a frenarne la diffusione.
In Iran, paese che sta timidamente uscendo dalle grinfie della sharia, la rete ha preso piede da vari anni e l’eco inizia a sentirsi anche nei remoti paesi di montagna.

Ad esempio a Shahkooh, paese a duemila metri di altitudine a 380 chilometri a nord di Teheran e con una popolazione di circa 6 mila persone è stato aperto un cybercafè.
Un miracolo, se si tiene conto della difficoltà nel raggiungere questi posti, la lontananza dalla capitale e che, nel paese, non esiste scuola elementare, c’è una sola sala comune e poche automobili.
Il locale è provvisto di una decina di computer con modem e accesso a Internet, nodo preziosissimo di collegamento con il mondo.

“Ben più facile da raggiungere via email che per la strada”, come scrive una nota AP, il paesino iraniano è diventato “villaggio globale” in tre anni, grazie ad un particolare ambasciatore della rete: Alì Akbar Jalili, ragazzo nato lì e che è riuscito a portare Internet ai suoi concittadini.

Il ragazzo, cresciuto è diventato un ingegnere elettronico negli Stati Uniti e nel 1999, tornato in visita al suo paesello, porta il primo computer tra quelle montagne.
Il secondo, arriva grazie all’aiuto del governo e gli altri con il concorso munifico di mecenati iraniani a Londra.

La cosa più sorprendente è che il cybercafè ha sede nella moschea e tutti i giorni i più esperti del paese fanno lezione gratuitamente insegnando i rudimenti dell’informatica e della navigazione su Internet a chiunque sia interessato: dalle ragazze in chador, ai paesani e ai valligiani.

Volete vedere com’è il villaggio? Andate sul sito (dove campeggia la scritta: “Shahkooh- il primo villaggio iraniano su Internet”) e troverete tutte le informazioni che vi servono, oltre a reperire informazioni sulla vendita dei tappeti.

Un cafè Internet in questi luoghi è un vero miracolo. Non solo è il primo caso di villaggio collegato alla rete, ma in tutto l’Iran solo una piccola percentuale di abitanti naviga sul Web.Su 70 milioni di abitanti, solo due milioni (il 3 %) hanno accesso a Internet. Internet, ha aiutato la popolazione iraniana ad uscire dal giogo degli imam, imposto dopo la rivoluzione islamica del 1979.

Adesso a Shahkooh cercano finanziamenti per aumentare il parco computer, installare una connessione satellitare e acquistare materiale per la formazione. Un aiuto a questo villaggio è una porta che si apre verso la democrazia e la pace. Più di bombardamenti e guerre in cui sono le popolazioni a uscirne sconfitte e distrutte.

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