L’evoluzione tecnologica, la telematica, la globalizzazione, il mondo digitale e, quindi, Internet sono senza dubbio i nuovi campi dove verrà costruita la società del duemila, la società della conoscenza e dell’informazione. Occorre però tener ben presente che questa nuova società sarà trasparente e giusta soltanto se e quando le informazioni relative al dato (“globale”) legislativo, giurisprudenziale e amministrativo saranno diffuse, disseminate e recepite a livello informatico con l’uso di reti (Internet in primo luogo) e degli strumenti multimediali.
La telematica, infatti, puo’ rendere le norme giuridiche (leggi, decreti) e gli atti di interesse pubblico (sentenze, atti amministrativi) facilmente conoscibili e reperibili da parte di tutti i componenti la collettività.
Può fare in modo, inoltre, che tale conoscenza si realizzi in tempo reale rispetto al momento della adozione e che si realizzi un semplice e utile scambio di riscontri, di “feedback” con l’intera collettività in questione. Grazie al pieno utlizzo delle risorse fornite dalle reti telematiche e da Internet tutto ciò può avvenire da subito e con spese irrisorie (così come peraltro viene da tempo realizzato negli USA, non a torto paese guida per queste ed altre situazioni similari).
Anche in Italia sono stati fatti i primi passi, altri sono in via di realizzazione. Significativi a tal proposito sono alcuni esempi di esperienze nel Web italiano.
Il Centro di documentazione giuridica della facoltà di Giurisprudenza di Catania ha creato, in via sperimentale, uno strumento nuovo denominato Tar on line che mette su Internet a disposizione di autorità, professionisti e cittadini la giurisprudenza più significativa del Tar di Catania.
Questa ed altre esperienze pilota come quelle del Tribunale di Cassino, del Tribunale di Napoli e della Procura di Modena, quelle del Parlamento italiano (che ha on line tutte le leggi per esteso dall’aprile 96 ad oggi) e di diverse Regioni, quelle dei Ministeri (tutti ormai sono online con informazioni di notevole interesse) e delle Reti civiche, con i loro siti su Internet e le informazioni diffuse verso la collettività, dimostrano come anche nel nostro paese sia ben aperta la strada dell’informazione giuridica digitalizzata online (un elenco completo di tutte le possibilità che offre Internet per la ricerca giuridica si trova nel libro curato dal sottoscritto Internet per giuristi (Edizioni Simone, Napoli, Luglio 98).
Allo stesso modo l’esperienza della rivista elettronica Diritto & Diritti dimostra come si possano utilizzare le potenzialità di Internet per fornire al giurista e a chiunque altri possa interessare uno strumento nuovo in grado di rendere oltremodo semplice ed efficace la ricerca giuridica. Sulla stessa lunghezza d’onda si muovono infatti parecchie altre riviste giuridiche online, da Zaleuco a Sententiae, da InterLex a Cosimo, da Appunti in rete a Cittadino.Lex, da Diritto e Ambiente a Consulta on line.
Da segnalare inoltre lo sviluppo di tentativi sempre più approfonditi per dare una certa sistematicità a tutte le risorse online finora presentate in ordine sparso. Iniziano così a venir fuori indici e cataloghi, alcuni un po’ spartani, altri con commenti e note. Tra questi, Diritto Italia, un’iniziativa dell’Istituto per la documentazione giuridica (Idg) del Cnr di Firenze. Si tratta di una banca dati che individua materiali e informazioni d’interesse giuridico e amministrativo presenti nei siti italiani. L’archivio è organizzato in unità documentarie corrispondenti ai tipi di materiali forniti da ogni sito. La scheda di rilevamento contiene una pluralità di informazioni che hanno l’obiettivo di orientare l’utente nel reperimento dei dati di proprio interesse.
L’ Associazione italiana biblioteche (AIB), a sua volta, ha realizzato una pagina intitolata la documentazione di fonte pubblica in rete, curata da Fernando Venturini che contiene un primo repertorio delle risorse giuridiche in rete. Anche Yahoo, il famoso motore di ricerca ha realizzato nella sua versione italiana un’interessante raccolta di link di carattere giuridico suddivisa per argomento e ricercabile anche con un apposito motore. E a proposito di search engines mirati non si puo’ mancare di citare Cicerone, il primo motore italiano dedicato alla ricerca dei documenti giuridici (leggi e sentenze) disponibili nel Web.
Se è vero come è vero che l’era digitale non è un trend momentaneo, queste ed altre iniziative ad hoc danno l’idea di un ampio processo in atto, un processo che modificherà in modo radicale il nostro modo di concepire la diffusione e il reperimento delle informazioni anche in ambito giuridico, creando così un’ulteriore opportunità di trasparenza e partecipazione per l’intera collettività.