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Internet mobile, c’è vita intorno agli smartphone

28 Aprile 2010

Internet mobile, c’è vita intorno agli smartphone

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Nuove offerte spingono la diffusione di telefonini evoluti e la possibilità di connettersi in rete a tariffe ragionevoli

Gli smartphone e il mobile internet per salvare l’industria del mobile europea: è la sfida che hanno abbracciato gli operatori e i produttori. Sono uniti in una strategia che ha l’obiettivo di evangelizzare l’uso dell’internet in mobilità tramite cellulari sofisticati. Gli utenti quindi non hanno mai avuto un momento migliore di questo per dotarsi degli strumenti e delle tariffe giuste con cui navigare. Il fenomeno è al boom anche in Italia e ha lasciato numerosi segni anche recenti: tra l’altro, l’offerta Più Smart con Vodafone uscita la settimana scorsa, i nuovi modelli Nokia annunciati a metà aprile, ai quali risponderanno presto Samsung e Lg. Insomma, un polverone di proposte che si spiega alla luce di un contesto di mercato particolare.

Lo scenario

Ed è un contesto che non lascia molti spazi all’immaginazione. In Europa Occidentale la crisi economica globale ha solo aggravato una tendenza storica: il calo dei ricavi tradizionali del settore, cioè le telefonate. Nel 2009 hanno perso punti anche le vendite di cellulari su scala globale e quindi soprattutto in Europa Occidentale, dove il mercato è più maturo. Ha fatto eccezione il mercato smartphone, notano sia Gartner sia Strategy Analytics, che parlano ancora una volta di crescita a due cifre percentuali. Nokia è sempre in testa, ma ha perso un punto nella quota di mercato, mentre sono cresciuti Rim (Blackberry) e Apple. Triste 2009 per gli operatori in Europa Occidentale, nota parallelamente un rapporto uscito pochi giorni fa da Arthur D.Little. La crescita del traffico dati non è riuscito ancora a compensare il calo dei ricavi per i servizi voce e così il mercato totale è calato del 2 per cento. I ricavi da telefonate continueranno a diminuire anche dopo la fine della recessione: il trend è inarrestabile, nota anche Analysys. Fortunati gli operatori che hanno divisioni anche nei Paesi in via di sviluppo: potranno bilanciare le perdite europee grazie ai mercati che crescono di più.

Internet invece è una benedizione e una maledizione al tempo stesso, per gli operatori, notano gli analisti: dà ossigeno ai conti ma al tempo stesso mette a dura prova le risorse di banda larga mobile, che come sappiamo sono preziose e scarseggianti. Il boom dei social network su cellulare, anche in Italia è la quadratura del cerchio. Attirano nuovi utenti (i giovani) sull’internet mobile, non consumano tanta banda e sono fruibili anche da cellulari non molto evoluti, purché ottimizzati per i social media. Mossa obbligata quindi per gli operatori e i produttori puntare in questa direzione.

Che cosa ci attende

Il solco è segnato. Persino Nokia ha annunciato uno smartphone a 90 euro più Iva: il C3. Finora la strategia del low cost l’aveva riservata ai mercati emergenti. «Nell’ultimo trimestre 2010 lanceremo veri e propri smartphone a meno di 200 euro, grazie alla piattaforma Bada», aggiunge Carlo Barlocco, vice presidente divisioni IT e telefonia di Samsung Italia. Notevole, visto che Samsung si è sempre distinta per modelli di fascia alta. Certo ha pensato, come Nokia, di non potersi permettere di ignorare questo fenomeno. Altri attori da cui verranno cellulari nell’ambito di questa strategia sono certo Lg e Acer. Attendiamoci anche ulteriori mosse dagli operatori mobili: sempre più mirate a spingere gli utenti verso la prateria degli smartphone. Anche chi non è esperto di cellulari sofisticati e chi non intende acquistarne uno.

La recente offerta di Vodafone è la prima infatti ad avere molteplici elementi in linea con questa strategia. In uno stesso canone include non soltanto uno smartphone a prezzo zero (o scontato nel caso dell’iPhone) e internet mobile (2 GB al mese). Ma anche alcuni servizi a valore aggiunto pensati per condurre per mani gli utenti verso questo nuovo mondo: consulenza per aiutare nella scelta dello smartphone, assistenza tecnica per imparare a usarlo al meglio in tutte le sue funzioni, sostituzione e riparazione in tempi garantiti (massimo dieci giorni). In più, i canoni partono da 9 euro al mese: è una cifra bassa, per gli standard delle offerte mobili a pacchetto. Vodafone ci riesce a contenerlo perché non include le chiamate (sono a consumo oppure flat con un canone aggiuntivo).

Gli altri

Gli altri operatori mobili hanno invece offerte che comprendono, con internet e il cellulare gratis, anche le chiamate. Anche per questo motivo l’offerta Vodafone si dimostra focalizzata su internet. Lo scopo è tenere bassa la barriera all’ingresso e così appunto attirare il nuovo pubblico dell’internet mobile, soprattutto i giovani che vorrebbero usare Facebook e l’instant messenger anche in mobilità. È un pubblico che, tradizionalmente, ha abitudini di spesa piuttosto discontinue e difficilmente si lega a un solo operatore. Le offerte a pacchetto mirano quindi, con l’amo di internet e degli smartphone gratis o quasi, a tramutare i giovani in clienti fedeli, a spesa costante e orientata a servizi a valore aggiunto. Sarebbe un’impresa riuscire in tutti e tre questi obiettivi. Piani come TimTribù sono serviti invece perlopiù solo a fidelizzare questo pubblico.

Chissà però se non è sperare troppo: la nuova offerta di Vodafone, come tutte quelle che in Italia includono un cellulare, chiede un impegno contrattuale di 24 mesi. Per gli utenti abituati ad avere due o più sim ricaricabili in tasca, significherebbe andare all’estremo opposto, come abitudini di uso del cellulare. Si vede proprio che la fiducia degli operatori in internet e nel fascino degli smartphone è davvero smisurata, in questo periodo.

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