Nei prossimi anni Intel dovrebbe investire 150 milioni di dollari nella tecnologia Wi-Fi. Non per la messa a punto di nuovi prodotti, ma per la realizzazione delle infrastrutture. Tutto ciò per sostenere Banias, un processore che integrerà i protocolli Wi-Fi
Il gigante statunitense ha deciso di investire 150 milioni di dollari nella realizzazione delle tecnologie di reti locali senza filo basate sul Wi-Fi (802.11a e 802.11b). Al centro della strategia Intel c’è Banias, il futuro microprocessore che integrerà i due protocolli 802.11b e 802.11a. Dopo gli Stati Uniti, sarà l’Asia il principale beneficiario di questi investimenti. L’idea è quella di consentire ai futuri computer basati su Banias di sfruttare le capacità di comunicazione wireless di quest’ultimo.
Previsto per il primo semestre 2003, Banias integrerà nel suo cuore le tecnologie 802.11a e 802.11b. Così, i computer che ne saranno forniti non avranno bisogno di aggiungere schede Wi-Fi per comunicare. Ovviamente, se Intel vorrà vendere il suo Banias, serviranno infrastrutture pronte a sfruttarne le caratteristiche. Per questo motivo Intel ha deciso di investire anche nella realizzazione delle infrastrutture necessarie allargando così il campo di utilizzo di device wireless.
L’Europa può attendere
Intel concentrerà inizialmente i suoi sforzi negli Stati Uniti, quindi inizierà a realizzare infrastrutture Wi-Fi in Asia; sempre con la formula dei “piccoli” investimenti in società locali. Quanto all’Europa, per il momento è stata lasciata di parte. Intel, per bocca del suo presidente, Craig Barrett, giudica che gli investimenti sono a un punto morto nel Vecchio Continente, in quanto i principali attori sono strangolati dalle spese effettuate per avviare la telefonia di terza generazione (UMTS).
Gli aeroporti saranno luoghi privilegiati per lo sviluppo dei punti d’accesso Wi-Fi (HotSpots). Secondo Intel, trenta milioni di computer portatili potrebbero utilizzare una rete locale wireless (WLAN) negli aeroporti nei prossimi tre anni. Al secondo posto, i caffè, che si apprestano a vivere una seconda cyber giovinezza.