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Intel scopre il modo per bloccare gli attacchi informatici

25 Marzo 2003

Intel scopre il modo per bloccare gli attacchi informatici

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Visto che siamo in guerra, parliamo di guerra, anche se questo è un conflitto che appartiene a un mondo virtuale a colpi di bit e di tastiere: gli attacchi di …

Visto che siamo in guerra, parliamo di guerra, anche se questo è un conflitto che appartiene a un mondo virtuale a colpi di bit e di tastiere: gli attacchi di pirateria informatica.

In questa guerra gli esperti cercano soluzioni per difendere i sistemi dagli arrembaggi che arrivano via Internet, e sembra che Intel sia riuscita a trovare la soluzione al problema.
Avrebbe, infatti, brevettato una nuova tecnologia che permetterebbe ai router Internet di bloccare gli attacchi che mirano a paralizzare i server.

Lo svela un articolo della rivista NewScientist, che scopre le novità del brevetto WO 03/005666 degli ingegneri Intel David Putzolu e Todd Anderson, che permetterebbe ai router di bloccare attacchi via Internet di tipo DDoS, come quelli che hanno colpito i 13 server principali della Rete nell’ottobre del 2002.

Questi server sono il cuore della rete, perché convertono le URL utilizzate in linguaggio umano (ad es. www.apogeonline.com) in indirizzi IP numerici usati dai computer.
I router sono i computer che indirizzano i pacchetti di informazioni sulla rete Internet e trovano la via più agevole per portare a destinazione i dati. Questi, quindi, possono anche bloccare i messaggi che hanno lo scopo di bloccare un computer, avvertendo contemporaneamente del tentato attacco.

Gli attacchi DDos sono il modo più semplice per bloccare un server e consistono nel bombardare il server bersaglio con richieste impossibili da evadere, in modo da bloccarlo.
Quando questo tipo di attacco è compiuto da molti computer, allora si parla di “blocco di servizio distribuito”, il DDos appunto.

Per poter effettuare questo tipo di attacchi, i pirati usano virus troiani (veri e propri cavalli di Troia). Questi virus prendono possesso di altri computer e, all’insaputa del proprietario, partecipano all’attacco informatico distribuito.

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