Intel ha annunciato di essere pronta ad investire 150 milioni di dollari, nei prossimi due o tre anni, per favorire il successo della tecnologia Wi-Fi.
Il colosso dei microprocessori ha affermato di aver già investito quasi 25 milioni di dollari in più di dieci società del settore. In un prossimo futuro investirà i rimanenti 125 milioni di dollari in altre trenta società, la maggior parte delle quali saranno aziende in fase iniziale della loro attività. Intel, inoltre, guarda con interesse ai gestori di linee fisse e a quelli della telefonia mobile. I capitali investiti nella tecnologia Wi-Fi provengono dai 500 milioni di dollari del Communication Fund che Intel ha già costituito.
Vale la pena di ricordare che il colosso dei microprocessori è pienamente coinvolto nel settore wireless: ha già certificato quasi 500 prodotti in tecnologia Wi-Fi, fa parte delle associazioni Wi-Fi Alliance, Bluetooth Special Interest Group e HomeRF Working Group. Inoltre, sta sviluppando il primo prodotto specifico wireless, il cui nome in codice è Banias e che è destinato essenzialmente ai dispositivi portatili.
Verrà rilasciato a metà del prossimo anno e avrà capacità dual band, 802.11b e il più veloce 802.11a, come parte standard del chipset. Intel mostra, invece, un minor entusiasmo per lo standard 802.11g, in quanto ritiene che potrebbe rivelarsi obsoleto quando sarà terminato completamente il processo di definizione. Davanti ad una platea di funzionari dell’industria dei trasporti, Les Vadasz, vice presidente esecutivo di Intel, ha illustrato il programma di investimenti della propria azienda nel settore Wi-Fi, nel corso della conferenza Wireless Airport Association Conference. Vadasz ha detto che Wi-Fi sta per entrare in una fase esplosiva di crescita e che non meno di 30 milioni di laptop includeranno questa tecnologia nei prossimi tre anni.
Pat Gelsinger, chief technology officer di Intel, ha aggiunto che Wi-Fi è una delle aree più mature del rinnovamento tecnologico.
Mark Christiansen, vice presidente di Intel, ha affermato di non condividere l’approccio a Wi-Fi così come è stato realizzato dall’operatore T-Mobile e dalla catena di caffè Starbucks. Questi ultimi, come è noto, hanno messo in piedi molti punti di accesso wireless veloce ad Internet nei locali pubblici Starbucks. Christiansen ha detto che ad Intel non piace questo approccio da ‘giardino recintato’, riferendosi ad un uso troppo limitato e settoriale di questa tecnologia, che invece ambisce a più vaste utilizzazioni.