Crusoe, il nuovo microprocessore sviluppato da Transmeta, potrebbe soppiantare Intel e AMD sul mercato dei computer portatili e dei terminali Internet.
Leggero, economico, polivalente questo nuovo prodotto interessa già molto i costruttori.
Transmeta, giovane società recentemente apparsa sul mercato dei microprocessori, acquista quota a grande velocità.
Appena sei mesi dopo la presentazione del suo prodotto di punta, il microprocessore Crusoe, è già contesa dai grandi costruttori che vogliono integrare i suoi prodotti con i loro portatili.
IBM, NEC, Fujitsu, Hitachi sono già ai nastri di partenza, senza contare AOL e Gateway, che sussurrano di mettere sul mercato un terminale Internet funzionante sotto Linux, con Crusoe come microprocessore.
Di che far tremare i polsi a Windows e Intel e da far dire che il nuovo prodotto ha tutte le carte in regola per sedurre i costruttori, particolarmente sul mercato dei computer portatili e su quello dei progetti di terminali Internet.
Costruito attorno a un chip da 128 bits (i Pentium III sono ancora a 32 bits), può trattare molti dati in meno tempo.
Poi e soprattutto, è polivalente, perché compatibile con l’architettura X86 di Intel e AMD, grazie a una parte software chiamata “Code Morphing”.
Parametri abitualmente integrati direttamente nel corpo del processore sono presi in carico dall’emulatore, che permette anche di leggere applicazioni concepite per altri microprocessori.
Altra innovazione consiste nella possibilità di far evolvere il processore senza necessariamente cambiare tutta la macchina.
Ma, soprattutto, la possibilità di Crusoe di saper adattare il suo consumo di energia ai reali bisogni.
Questo da ai portatili sia più autonomia, sia meno sviluppo di calore (l’azienda annuncia che Crusoe non ha bisogno di ventola).
Per approfondire andate all’indirizzo http://www.transmeta.com/crusoe