Serve Instagram, servono esperti per usarlo in modo efficace
Se c’è qualcosa di buono che ha portato il Covid19 a quelli che si occupano di marketing digitale è che si è fatta più necessaria la nostra competenza per tutti quei business che hanno avuto bisogno di ridefinire l’approccio commerciale e investire in presenza digitale.
Questo è quanto emerge dalla ricerca Jobs on the Rise 2021 Italia di LinkedIn. Questo studio analizza le occupazioni più richieste in Italia nel periodo compreso tra aprile e ottobre 2020, e al terzo posto troviamo esperti di digital marketing.
D’altra parte, i social media (Instagram in particolare) hanno rappresentato per molte piccole e grandi aziende la salvezza in questo ultimo anno.
La previsione per il 2021 secondo Hootsuite è che Instagram sarà la piattaforma che si troverà al primo posto per ripartizione del budget pubblicitario, con una crescita del 61 percento rispetto a Facebook (+46 percento), Youtube (+45 percento) e LinkedIN (+44 percento).
Insomma Instagram è qui per restare nelle nostre strategie 2021, e anche in una posizione piuttosto centrale. Che cosa possiamo aspettarci per i prossimi mesi?
Brand sempre più vicini
I brand più potenti sono sempre più quelli che ci fanno sentire compresi, identificati, vicini. Ormai i tempi in cui vedevamo i brand come fornitori di prodotti o servizi è lontano, ora è il tempo del consumo consapevole, che si esprime attraverso la scelta di brand che in qualche modo ci assomigliano, rispecchiano i nostri valori.
È proprio per questo che a dispetto della fretta universale, della ricerca di risposte real time e della velocità dello scroll-down, assistiamo alla comparsa di caption sempre più lunghe, che ci sorprendiamo a leggere fino alla fine.
Questo spostamento da caption di poche parole per facilitare lo scrolling a caption più lunghe che raccontano storie è l’emblema dell’umanizzazione dei brand, che si esprime attraverso uno storytelling di valore per chi legge. Così rilevante e interessante da creare un rapporto di fiducia che possiamo misurare sempre più nel numero di post salvati e condivisi come segnale di interesse autentico. Sarà chiave trovare il giusto equilibrio tra caption corte e snelle su contenuti più informativi e caption più lunghe e profonde su contenuti pensati per alimentare la fiducia di chi legge.
Reels, stories e video per l’engagement
I contenuti sul feed determinano l’immagine del nostro brand da un punto di vista più stabile e costante, ma l’interazione è sempre più mossa dai contenuti dinamici che possiamo creare su Instagram: stories, reels e video corti o IGTV danno l’opportunità di coinvolgere le persone in un tipo di racconto più libero, in movimento, che favorisce l’interazione.
Da agosto 2020 quando sono comparsi per la prima volta, i reels sono ormai entrati a far parte della nostra quotidianità. La creatività qui si esprime al massimo e seguirli crea una certa dipendenza. Finora abbiamo assistito a una prima fase di sperimentazioni ma c’è ancora molto da fare e vedere.
Acquisti in-app immediati e fluidi
Negli ultimi tempi Instagram ha investito molto nel garantire un’esperienza di acquisto dentro la app sempre più soddisfacente. Portare gli utenti da Instagram ai relativi e-commerce non era un percorso sufficientemente rapido e lineare, e così è stato snellito fino a diventare immediato con i shoppable post o gli sticker prodotto delle stories: vedo un prodotto > clicco > lo compro subito.
Queste funzioni sono un tesoro prezioso per i business che finalmente possono sfruttare al massimo la possibilità di aumentare le conversioni dentro quella che può essere oggi la loro presenza più efficace sui social media.
Immagine di apertura di Lance Matthew Pahang su Unsplash.
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