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Inghilterra: citazioni in giudizio online

28 Febbraio 2002

Inghilterra: citazioni in giudizio online

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Una nuova procedura per il deposito via Internet degli atti di citazione in giudizio dovrebbe alleggerire il carico di lavoro dei tribunali inglesi. Gli internauti potranno seguire l'andamento delle loro cause direttamente online

Già da qualche giorno è disponibile sul sito Money Claim Online, un nuovo servizio sperimentale, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che offre ai singoli cittadini e alle imprese inglesi la possibilità di intentare un’azione legale direttamente online, contro i loro debitori insolventi.

La procedura, nata per decongestionare i tribunali britannici – nel 2000 le procedure di questo tipo sono state circa 1,6 milioni – e limitata, per il momento alle cause di valore inferiore a € 165.000, è abbastanza semplice.

L’interessato, iscrivendosi al servizio, ottiene un codice personale attraverso il quale inserisce, nella banca dati del sito, il nome e l’indirizzo del debitore, la somma dovuta e le circostanze del rapporto. È, inoltre, possibile inserire in allegato eventuali documenti comprovanti il credito.

Dopo aver pagato € 44,5, al momento del deposito della citazione, l’internauta può seguire via Internet, utilizzando il proprio codice personale, l’evolversi della sua causa.

In particolare, poi, nel caso in cui il debitore citato resti inerte e non svolga alcuna attività difensiva, chi ha agito ha la possibilità, sempre attraverso il sito, di chiedere al tribunale di emettere una sentenza di condanna, e, qualora il debitore insista nel non pagare, di inviare gli ufficiali giudiziari presso di lui, per un pignoramento.

Tutti coloro che non dispongono di un accesso alla Rete, possono servirsi dei terminali disponibili presso le sale municipali, le biblioteche e le scuole di tutta l’Inghilterra.

Il ricorso a questo tipo di procedura, che produce gli stessi effetti di una normale azione giudiziaria, deve costituire, però, secondo quanto si legge nell’home page del sito, una misura estrema, da adottare solo qualora non sia possibile per le parti raggiungere un accordo in via stragiudiziale.

Lo scopo, infatti, non è quello di incrementare ulteriormente, per altra via, il numero delle cause, ma di garantire agli utenti un nuovo servizio pubblico elettronico interattivo, che alleggerisca almeno in parte, il carico di lavoro dei tribunali

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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