Simon Beckerman è uno alternativo. Più che a un sistema generalista secondo il quale lui è indie, lo è per sé stesso. Simon è alternativo a se stesso laddove nel corso della sua carriera, sperimentando, si è concesso il privilegio di investire sul nuovo. Alternativo a quello che fino a quel momento aveva fatto.
Incontro Simon pochi giorni dopo la prima puntata della nuova edizione di X Factor. La prima senza Simona. La prima dopo il successo dei Bastard Sons of Dioniso raggiunto anche grazie alla presenza massiccia su youtube dei propri filmati. Caricati illegalmente dai fan.
Incontro Simon dopo essere stato piacevolmente sorpreso dai Horrible Porno Stuntmen che a X Factor hanno cantato Tainted Love. Il Rockabilly non si vede spesso in tv. Raramente lo si sente alla radio.
Con Simon non abbiamo parlato solo del programma televisivo condotto da Francesco Facchinetti, anche perché ammette di preferire l’edizione condotta da Simon Cowell.
Con Simon parliamo di musica partendo dall’ascolto di Pig Radio, la web radio nata come spin-off dal progetto editoriale di cui si occupa da quasi un decennio.
Simon Beckerman dirige un mensile. Si chiama PIG, (da Wikipedia) People in Groove, di cui conservo a casa il primo numero regalatomi dall’intervistato alla fine del nostro incontro, durante il quale mi ha spiegato che la rivista di cui si occupa è figlia di un’intuizione. Fotografare, su carta, quanto di più interessante c’era su internet: all’epoca non era lavoro per tutti.
Per questo motivo, forse, oggi quelli come lui sono definiti indie.
L’intervista integrale è disponibile su YouTube:
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