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Indicizzare i contenuti video, ecco il nuovo obiettivo di Google

21 Dicembre 2004

Indicizzare i contenuti video, ecco il nuovo obiettivo di Google

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Direttamente accessibili su Internet, diffusi da reti televisive in formato digitale o disponibili on demand, i video invaderanno la Rete: Google non vuole abbandonarli a loro stessi

Quale è, di conseguenza, lo strumento che potrebbe aiutare e rendere felici milioni di utenti alla ricerca di questi file? Google ha già la risposta a quanto pare. Così, dopo le pagine Web, i blog, i libri, le immagini e i documenti universitari, il motore di ricerca pensa di indicizzare il contenuto audiovisivo.

Una vera sfida tecnologica per un mercato che promette di essere molto appetitoso, e che ha già attirato l’attenzione degli altri big di settore, Yahoo! Microsoft e AOL starebbero, infatti, progettando qualcosa di simile. Decisamente strategica, la realizzazione di questi nuovi motori di ricerca, per certi aspetti rivoluzionari, capaci d’effettuare uno screening legato al contenuto audiovisivo così come oggi fanno con le pagine Web, è portata avanti nel più grande segreto.

Stando ai rumors, pare che Google abbia recentemente incontrato reti televisive e operatori via cavo per presentare loro i primi risultati dei suoi lavori: una nuova tecnologia che permette di condurre una ricerca a trovare video su Internet, direttamente negli archivi televisivi dei produttori. Un’occasione, per la società californiana, per stringere alleanze e definire un modello economico che non violerà i copyright dei contenuti, problema scottante al quale sono sensibilissime le reti TV e i produttori cinematografici.

Il principio della tecnologia sviluppata da Google è semplice: registrare i programmi TV diffusi in diretta, quindi indicizzarli aggiungendovi dei commenti. Compito del motore di ricerca, poi, sarà quello di mettere in pratica tutta la sua conoscenza tecnologica allo scopo di restituire all’utente dei risultati pertinenti in funzione delle parole chiave inserite nel campo di ricerca. Infine, i risultati dovrebbero fare apparire una schermata del video, con il sottotitolo adeguato.

L’attrattiva finanziaria di questo mercato è fuori dubbio: non soltanto soddisfa le nuove necessità dei consumatori, sempre più alla ricerca di contenuto multimediale con lo sviluppo della banda larga, ma si indirizza anche agli inserzionisti pubblicitari, il cui bilancio dedicato alla televisione è più importante rispetto a ogni altro mass media. Oltre a link promozionali per la vendita di DVD o per servizi a pagamento di video on demand, il motore di ricerca può anche prevedere, infatti, di vendere spazi pubblicitari prima e dopo la diffusione del video su Internet.

Ma Google non è solo in questo scenario, che vede già i suoi principali concorrenti, Yahoo! e Microsoft, elaborare tecnologie molto simili. Mentre la versione definitiva del suo motore di ricerca è attesa per l’inizio del 2005, la software house di Redmond sta anche sviluppando una tecnologia capace di ricercare del testo, delle immagini o dei video a partire da fonti multimediali. Microsoft, inoltre, starebbe anche testando un sistema che permette di inserire pubblicità contestuali in un video.

Da parte sua, Yahoo! sarebbe impegnato nello sviluppo di una propria tecnologia e avrebbe già siglato accordi con siti d’intrattenimento e aggregatori di contenuto. Al momento, comunque, nessuno conferma e nessuno smentisce alcuna voce.

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