Il governo indiano ha aperto le porte per gli investimenti stranieri nel campo del commercio elettronico per facilitare lo sviluppo di un settore in nascita e dotato di grandi potenzialità per il futuro economico del paese.
La Confederazione dell’industria indiana ha infatti ritenuto necessaria una un’iniezione di capitali esteri per lanciare realmente il business on line nel sub continente. Per questa ragione ha deciso di innalzare da 49% a 100% il tetto delle partecipazioni estere in iniziative commerciali on line. Notizia che ha subito suscitato l’interesse dei colonizzatori del mercato Internet.
Il presidente della Confederazione ha affermato che questo provvedimento sarà in grado di quintuplicare il volume d’affari dell’e-commerce indiano nei prossimi anni. Si stima che le transazioni saliranno a 400 miliardi di dollari entro il 2003.
L’India rappresenta certamente un boccone prelibato in quanto è un paese molto popoloso, ma in realtà per il momento il livello economico dei suoi abitanti e le infrastrutture tecnologiche di rete limitano le prospettive del commercio elettronico.