Le Web 3, fra Rete e politica. Nonostante una connessione in sala non proprio stabile, gli interventi live da Le Web 3, conferenza francese sulla società di Internet, sono stati molto numerosi. In particolare, l’arrivo di esponenti della politica ha acceso le discussioni. Fucinaweb commenta l’intervento di Shimon Perez, il quale ha sostenuto l’importanza di Internet nella società del futuro. Web*.0 osserva il protagonismo dell’organizzatore Loic LeMeur, e la sua attenzione a tutti i media, vecchi e nuovi. L’arrivo del candidato alla presidenza Sarkozy suscita pareri contrastanti: tra chi, come Vanz, ha trovato il suo modo di fare troppo supponente e volto solo all’autopromozione, e chi, come Aghenor e Luca Conti, hanno invece apprezzato la vicinanza ai temi delle nuove tecnologie e la diversa influenza della Rete nel mondo politico francese. Tiziano Fogliata commenta l’intervento di un imprenditore cinese, che offre un punto di vista diverso sulla situazione di Internet nel paese che più di tutti si è sforzato per imporre un controllo dei contenuti. Ancora Luca Conti si esprime sulla necessità di creare un evento simile anche in Italia. Davide Salerno è però scettico sulla possibilità che accada qualcosa di simile, per il pesante digital divide che affligge il nostro paese.
Arrivano i Net Nativi. Tommaso Tessarolo riflette sulla generazione di persone nate in un universo interconnesso, su Myspace e su Youtube. Dobbiamo comprendere i nativi della rete, che trovano naturale essere produttori di contenuti oltre che consumatori. Intanto Ubik riflette sulle definizioni della Rete, in particolare su quella di Web 3.0, criticando questa ossessione all’etichettamento e cercando di capire in che direzione si sta evolvendo Internet.
Internet e i new media. Mauro Lupi, dopo aver partecipato al convegno PiùBlog, si chiede se sia ancora giusto chiamare Internet nuovo media. A giudicare dalla preparazione in materia di personalità italiane di spicco la Rete potrebbe rimanere “new” ancora per molto tempo.
I feed e la conversazione. Simone Morgagni riflette su un pericolo latente che deriva dall’utilizzo del feed reader. Non sarà che per pigrizia tendiamo a fruire dei contenuti come se fossero un vecchio medium e limitiamo la conversazione?
Instant Messenger, il lato oscuro. Suzukimaruti usa poco i sistemi di paging: trova che sia molto facile distrarsi dal lavoro perché bombardati dai messaggi di amici e conoscenti.
Giochi di rete. Beppe Caravita commenta l’esperimento di un professore, che ha disseminato Wikipedia di errori per valutare l’efficacia della revisione collaborativa dei testi.
La musica canadese si ribella. Paolo Attivissimo racconta la storia dei Barenaked Ladies, un gruppo musicale canadese che vende musica in rete senza Drm, e sfida la SIAE locale.