3 ebook a un prezzo eccezionale! 🚣‍♀️

Solo per un weekend: da venerdì 19 a lunedì 22 aprile.

Approfitta dell'offerta
Home
Incertezze e disaccordi alla chiusura del TED

11 Marzo 2002

Incertezze e disaccordi alla chiusura del TED

di

Negli interventi della conferenza di chiusura della seconda edizione del TED, la manifestazione dedicata alle Tecnologie Didattiche Innovative, svoltasi dal 27 febbraio all'1 marzo, si è toccata con mano l'incertezza che sta cogliendo il neo(ri)nato settore dell'e-learning, che fa da contraltare agli effetti negativi provenienti da quelli delle tecnologie e della new economy

La radicale predominanza della provenienza scolastica dei partecipanti ha determinato il tenore dei lavori. Nonostante una significativa presenza delle aziende nell’area espositiva, nelle stanze congressuali le imprese sono state praticamente escluse forse per ridurre le già non poche ragioni di polemica. Infatti, anche soltanto il fatto che uno degli intervenuti si sia presentato come consulente di una determinata società, è stata sufficiente ragione di polemica.

Un’integrazione difficile, insomma, quella fra il mondo del business e l’universo scolastico, che non potrà che fare male ad entrambi, anche perché di sovente ricambiata (si pensi all’e-Learning Expo, già qui commentato un mese fa). Le scuole continuano a determinare le competenze di base e a fornire una mole enorme di contenuti fondamentalmente non formalizzati e quindi non capitalizzabili. Le aziende, oltre ad essere il punto d’arrivo quasi esclusivo del processo formativo scolastico, sono i committenti diretti e indiretti dell’istituzione scolastica. Le società di servizi, nel bene come nel male, anche quando – come troppo spesso accade – ci speculano su solo strumentalmente, hanno una funzione irrinunciabile di mediazione, altrimenti impossibile.

Donatella Persico, in rappresentanza dell’Istituto Tecnologie Didattiche del CNR, organismo ispiratore e organizzatore dell’iniziativa, oltre che punto di riferimento storico della materia, ha chiuso il dibattito con la speranza che si rivelino infondati i timori per l’evoluzione dell’Istituzione didattica in Italia, in termini strategici ed economici che secondo taluni inficerebbero una terza edizione. Certo che sarebbe curioso che proprio in clima di ammodernamento della scuola si andasse a tagliare proprio in una delle poche occasioni di questo tipo.

C’è l’impressione, insomma, che un simile momento abbia bisogno di negoziatori intermedi particolarmente abili e in tempi rapidi. Già, perché da quel momento il lavoro sarebbe poco più che all’inizio. Il numero sempre maggiore di seguaci della prospettiva tecnologica nelle metodologie didattiche, invece di fare convergere le opinioni, aumenta la confusione e tira nel dibattito, assieme a qualche interlocutore originale e competente, anche molti altri, pieni di precetti o sicurezze mal digerite da rotocalchi qualunquisti.

Non è stato certo questo il caso dei relatori quasi sempre estremamente qualificati del convegno – gli atti saranno consultabili online sul sito di TED. È il caso dell’intervento finale di Roberto Giulli a nome del Gruppo Editoria Scolastica dell’Associazione Editori Italiani, che ha fornito dati e considerazioni arricchiti da attente riflessioni critiche. “Quali strategie dovrebbero seguire gli editori” è la domanda che ha guidato la relazione, riportando il pensiero a una sintesi su come e dove si concretizza il lavoro della didattica multimediale. La risposta di Giulli è molto articolata, ma alcuni punti sono posti in evidenza:

  • Considerare il materiale formativo costituito da singole “Unità di senso”, misura molto più flessibile ed elastica di quella dei learning objects
  • Queste devono essere poi organizzate (e questo è il lavoro dell’editore, in senso allargato) in base, innanzitutto, a una selezione qualitativa dei contenuti e della loro espressione e promuovendo lo sviluppo delle nuove competenze necessarie
  • Preoccupandosi solo in ultimo del supporto, che verrà scelto in base alle strategie scelte in funzione degli obiettivi didattici: computer, video, o carta (perché il supporto rimane un mezzo e non un prerequisito.

Appuntamento – noi ne siamo certi – al prossimo anno, per la terza edizione di TED.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.