L’unione fa la forza? Stando ai risultati finanziari del nuovo colosso HP/Compaq non sembrerebbe, visto che stanno perdendo quote di mercato. Eppure, altre due aziende ci vogliono provare: la giapponese Fujitsu e la tedesca Siemens AG.
Le due aziende rispolverano il vecchio asse “nippo-tedesco” in chiave informatica e decidono di fondere le loro attività nel settore dei personal computer e dei server.
Secondo il quotidiano giapponese Nihon Keizai Shimbun, che ha riportato la notizia, la fusione dovrebbe avvenire entro l’anno e portare, così, alla nascita del quarto gruppo informatico del mondo. Almeno sulla carta.
Questa alleanza porterebbe alla creazione di un colosso capace di produrre sei milioni di unità all’anno e a creare un fatturato che passa gli 8,1 miliardi di dollari.
Come già avvenuto per HP e Comapaq, anche Fujitsu e Siemens prevedono di armonizzare le specifiche dei loro computer da scrivania e di raggruppare le loro strutture per l’acquisto di componenti, oltre alle loro attività di produzione e marketing.
Questa la prima fase. In un secondo tempo verrà fatto lo stesso per le loro linee di computer portatili e per i server di categoria a prezzo più basso, come spiega il quotidiano giapponese che, però, non cita la fonte.
Il giornale giustifica questa fusione, per l’obiettivo che hanno le due aziende di affrontare meglio la concorrenza dei loro rivali americani, riducendo i costi di produzione di circa il 30 %.
In Europa abbiamo già assaggiato la possibile fusione, visto che dal 1999 esiste una società comune al 50 % con sede in Olanda per il settore dei Pc, a marchio Fujitsu-Siemens.
Il settore mondiale è dominato dagli americani, soprattutto dopo la fusione tra HP e Compaq che li ha portati ad essere il numero uno al mondo con una produzione di 24 milioni di unità, seguiti dalla Dell e dall’IBM.