Continua la guerra della Commissione federale per il consumo (FTC) contro i siti che affermano di vendere antidoti al bioterrorismo.
Alcuni di questi, infatti, spacciano l’olio all’origano o il timo come rimedio all’antrace.
“Questi operatori – minaccia il direttore della protezione per i consumatori del FTC – dovranno chiudere le pagine dei loro siti o affronteranno cause forti e veloci”.
La FTC ha già inviato messaggi di avvertimento ai gestori di questi siti che affermano di poter proteggere da un attacco di bacilli al carbonchio, al vaiolo o di altre armi di bioterrorismo.
Il direttore, dopo aver ispezionato circa 200 siti ha sottolineato che “la FTC non è al corrente di alcuna base scientifica per le proposte di automedicamento vendute” sul Web.
Ha aggiunto, poi, che i ministri della Giustizia di molti Stati e l’agenzia federale incaricata di controllare l’immissione sul mercato delle medicine (la Food and Drug Administration, FDA), sorvegliava le truffe sul bioterrorismo su Internet.
“I ministri della Giustizia a livello degli Stati non vogliono restare a guardare, mentre gli operatori dei siti usano le paure del pubblico vendendo prodotti che non apportano alcuna protezione”, ha dichiarato irritato il ministro della Giustizia dello Stato di Washington, Christine Gregoire.
Tra i sedicenti antidoti, la FTC ha trovato sterilizzatori di buste, kit per l’analisi biologica, soluzioni colloidali all’argento per via orale, timo e olio all’origano, questi ultimi buoni per condire gli arrosti, meno per difendersi dai batteri del carbonchio.