L’India realizza un progetto pilota per portare Internet nelle regioni povere. E per farlo usa le ferrovie e le stazioni.
L’India, dove le performance tecnologiche stupiscono sempre più, ha attualmente in piedi un progetto pilota per portare l’accesso a Internet nelle regioni lontane e povere.
La soluzione è la ferrovia.
Il paese, infatti, beneficia di un vantaggio importante dovuto al fatto che la sua rete ferroviaria e molto sviluppata, riporta in un articolo la BBC.
Secondo l’animatore del progetto, il professor Ashok Jhnjhunwala, c’è una stazione ogni otto chilometri di linea ferroviaria.
Per il progetto pilota, sono state utilizzate cinque stazioni, tra le città di Vijayawada e Guntur.
In ciascuna di esse è stato realizzato un piccolo Internet cafè.
Il principale vantaggio di questo piano è che permette la riutilizzazione dei cavi già esistenti lungo le vie ferrate, che non sono mai usate al massimo delle loro capacità.
Così, i costi di posa di una nuova rete di fili sono stati eliminati.
La formula dei cafè è importante poiché gli indiani non hanno, in genere, il modo di comprare l’equipaggiamento informatico necessario.
Una formula, quindi, che permetterà di avvicinare le persone a Internet.
Il principale problema tecnico contro il quale rischiano di scontrarsi i responsabili del progetto è nei guasti alle linee elettriche, molto frequenti nelle zone rurali.
Alcuni di questi guasti possono durare dalle sei alle otto ore.
Si pensa quindi di dotare di un sistema elettrico di emergenza con batterie o con pannelli solari.
I cittadini indiani sono molto sicuri delle loro capacità tecnologiche, secondo il professor Jhnjhunwala.
Il successo molto reclamizzato dai media dell’industria informatica indiana contribuisce a creare questa sicumera.
Per approfondire leggete l’articolo della BBC all’indirizzo http://news.bbc.co.uk/hi/english/world/south_asia/newsid_769000/769635.stm
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