Home
In Giappone il portatile raffreddato ad acqua

26 Luglio 2002

In Giappone il portatile raffreddato ad acqua

di

Chi ha un portatile con processore potente, sa quanto questi computer soffrano per il riscaldamento del chip, malgrado la ventola di raffreddamento.Hitachi ha inventato un rivoluzionario sistema di raffreddamento ad …

Chi ha un portatile con processore potente, sa quanto questi computer soffrano per il riscaldamento del chip, malgrado la ventola di raffreddamento.
Hitachi ha inventato un rivoluzionario sistema di raffreddamento ad acqua e lo ha impiantato sulla nuova linea “Flora 270W” venduto in Giappone.

Il portatile è equipaggiato con un processore Pentium 4 Mobile a 1,8 GHz, 128 Mb di Ram e un disco rigido da 20 Gb. Lo schermo è di tipo TFT da 15″.

Fin qui, niente di nuovo. Il sistema di raffreddamento, quello sì, è una novità. Infatti, questo sistema brevettato da Hitachi, si basa su tubicini flessibili messi a contatto con i circuiti e, dentro, viene pompata l’acqua che serve a dissipare il calore.

Il bello è che i tubi portano l’acqua a una vaschetta visibile dallo schermo, apposta per diventare un’attrazione visiva. Il serbatoio è visibile, spiega un portavoce dell’azienda, perché sia chiara la differenza di questo portatile rispetto agli altri.

Il raffreddamento ad acqua del computer è comparabile a quello con la tradizionale ventolina ma, a differenza di questa, è molto più silenzioso.

La soluzione liquida utilizzata nel circuito di raffreddamento dovrebbe durare più di 5 anni e il tubicino è in grado di far circolare il liquido per 20 mila volte, mentre la pompa ha funzionamento previsto per 44 mila ore.

I responsabili dell’azienda sono fiduciosi, visto che offrono una garanzia sul prodotto di 3 anni e lo hanno posto in vendita a una cifra pari a circa 2.941 euro.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.