I lavoratori tedeschi potranno collegarsi al Web senza nascondersi sotto la scrivania grazie ad una legge che “inquadra” l’uso personale di Internet sui luoghi di lavoro.
La legge è stata voluta dal ministro del lavoro, Walter Riester che si sta battendo per farla approvare.
In sostanza, il ministro vuole che l’uso di Internet sul lavoro sia frutto di un negoziato tra impiegati (o sindacati) e imprese, in modo che tutti trovino la loro soddisfazione.
Le “scappatelle” sulla Rete, dunque, si potranno fare durante o fuori l’orario di lavoro e per un periodo di tempo limitato per evitare che la fattura sia troppo salata.
In Germania, infatti, l’uso di Internet si paga a minuto, come succede in quasi tutti i paesi d’Europa.
Corollario a questo permesso di “navigare”: la protezione dei dati personali.
Il ministro non nasconde che con questa legge le imprese non sarebbero più autorizzate a leggere il contenuto dei messaggi privati o a sorvegliare le pagine Web visitate dai loro impiegati.
Insomma, finalmente una soluzione a questo problema utilizzando il buon senso e che si spera prenda piede negli altri paesi dell’Unione, compreso il nostro.