L’associazione ha testato undici lettori digitali e sei piattaforme di vendita di musica online, attraverso la sua rivista d’informazione dei consumatori. “Verdetto: l’incompatibilità è quasi totale tra i lettori e la musica in download. Il consumatore deve dunque sapere che comperando un lettore digitale, si trova praticamente obbligato ad acquistare la musica online solo ed esclusivamente da un fornitore”, si legge in un comunicato diffuso dall’UFC.
L’incompatibilità dei formati dei file con i lettori digitali presenti sul mercato è denunciata da numerosi attori del settore, fra cui i venditori di musica su Internet francesi Virginmega e Fnac. Il problema sono i formati dei file musicali e le protezioni elettroniche inserite da società come Sony o Apple, che rifiutano di accordare una licenza ai concorrenti. I proprietari di lettori Apple o Sony sono quindi obbligati a scaricare la musica solo sui siti partner di questi produttori.
“Ufc – Que Choisir accusa in particolare Apple e Sony di rifiutare scaltramente l’interoperabilità tra lettori e piattaforme di vendita online”, prosegue il comunicato. Inoltre, a causa dell’opposizione delle case discografiche, nessuno può distribuire titoli in formato Mp3, il più utilizzato per leggere la musica digitale, poiché quest’ultimo non è protetto. Ma è talmente amato dagli utenti che Sony ha deciso di rendere i suoi lettori e i walkman compatibili con tale formato.
Oltre al rallentare lo sviluppo delle piattaforme legali, queste incompatibilità rischiano di incoraggiare l’utilizzo delle reti peer to peer (P2P), come Kazaa, Grokster o eMule.