È uscito un nuovo rapporto sugli attacchi dei pirati informatici e non sono buone notizie.
Secondo lo studio pubblicato da una società specializzata, la Riptech, gli attacchi di pirati informatici sono in crescita del 64 % nel 2002 rispetto allo scorso anno e alcune delle azioni si contraddistinguono per una buona dose di sofisticazione.
I quattro quinti di questi provengono da pirati con base in solo dieci paesi: Stati Uniti, Germania, Corea del Sud, Cina, Francia, Canada, Italia, Taiwan, Gran Bretagna e Giappone.
Elad Yoran, uno degli autori dello studio, sottolinea come gli attacchi informatici potrebbero arrivare da paesi conosciuti per ospitare terroristi. Lo studio avrebbe fatto emergere un potenziale di azioni di questo tipo in Iran, Pakistan, Egitto, Kuwait e Indonesia.
“È pressoché impossibile scoprire il cyberterrorismo proveniente da questi paesi – spiega Yoran – perché sono obbligati a passare dallo spazio Internet di qualcun’altro”.