Contro il parere e il portafoglio di ogni serio medico dentista, un giovane designer ventitreenne del New Jersey, Amos Dudley, ha preso l’impronta dei suoi denti con una pasta di alginato. Nulla di speciale, ma già in questa fase è interessante la modalità: la speciale paletta dentistica per l’operazione è stata ottenuta da una stampante 3D a partire da un file adeguato.
Constatato di avere due incisivi decisamente disallineati, ha realizzato il calco della sua arcata dentaria usando una specie di gesso atossico comprato online che gli ha restituito un oggetto perfetto per essere ripreso da uno scanner 3D.
Sull’immagine ottenuta dopo scannerizzazione è stato facile apportare via software le correzioni necessarie a creare un’arcata dentaria adeguata al migliore dei sorrisi possibili. Il problema nasce ovviamente nel costruire un metodo da adottare per trasferire la correzione anche nella realtà.
Qui crediamo sia intervenuto il genio creativo del giovane designer, il quale non ha fatto altro che creare una sequenza video dello spostamento correttivo dei denti interessati, millimetro dopo millimetro. Quindi ne ha catturato i singoli frame, creando con ciascuno di essi un file adatto ad essere inviato ad una stampante sufficientemente precisa. Al momento, senza passare per costose stampanti a sinterizzazione, una relativamente economica Formlabs a cartucce di resina liquida (in Italia la trovate a poco più di quattromila euro), è più che adeguata alla necessità.
Dopo qualche ora di lavoro di stampa, Dudley ne ha ricavato una decina di impronte con un allineamento a perfezione crescente, giusto quello che gli è servito per una serie di colate di materiale plastico trasparente perfettamente adattabili alla sua arcata superiore e capaci di forzare, per piccoli gradi, il giusto riposizionamento dei denti.
Un lavoro premiato da un sorriso oggi perfetto e da un incremento di visite al suo sito di circa mille volte il normale andamento quotidiano. Il vero motivo? Il sorriso emergente pensando al futuro dei dentisti.
P.S.: non provateci a casa, non addossateci alcuna responsabilità, non ditelo al dentista.