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In arrivo la legge quadro sull’inquinamento elettromagnetico

22 Novembre 1999

In arrivo la legge quadro sull’inquinamento elettromagnetico

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Sono previste sanzioni pecuniarie da 2 a 600 milioni. Il Ddl prevede dei tempi di avvio dei piani di risanamento da parte dei gestori abbastanza lunghi.

Si avvicinano i tempi dell’entrata in vigore di una legge quadro che disciplini il delicato problema dell’inquinamento elettromagnetico. Il 14 ottobre scorso la Camera dei Deputati ha emanato un sistema di riforma che fissa una serie di parametri e di limiti per tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente e dei valori paesaggistici contro i possibili problemi derivanti dall’emissione di onde elettromagnetiche.

Ora si attende il sì del Senato per dare il via libera alla riforma. La legge riguarda gli impianti, i sistemi e le apparecchiature per usi civili, militari e delle forze di polizia, che possano comportare l’esposizione ai lavoratori e alla popolazione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze comprese tra 0Hz e 300 Ghz; mentre restano esclusi i casi di esposizione intenzionale per scopi diagnostici o terapeutici.

Sono previste sanzioni pecuniarie da 2 a 600 milioni per chi supera i limiti e fino a 600 milioni per chi danneggia il paesaggio. Il Ddl prevede dei tempi di avvio dei piani di risanamento da parte dei gestori abbastanza lunghi: ci saranno tre anni a disposizione per l’emittenza radiotelevisiva e 12 anni per gli elettrodotti. Inoltre, è prevista una graduazione degli interventi anche in relazione all’ubicazione delle strutture. Così, ad esempio, le situazioni di pericolo vicino alle scuole dovranno essere rimosse in tempi più brevi.

La graduazione dei tempi potrebbe far nascere delle proteste da parte delle associazioni a tutela del consumatore, ma il parlamento ha voluto anche tenere conto della complessità di talune situazioni. Chiamati a controllare sull’effettiva attuazione della legge saranno organi a livello locale, mentre il coordinamento generale sarà affidato ad una nuova struttura, il Comitato interministeriale per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico, che sarà presieduto dal ministro dell’Ambiente.

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