La Commissione europea ha reso operativo, nei giorni scorsi, un nuovo servizio che consentirà agli operatori dell’Unione europea di verificare il numero identificativo Iva dei clienti senza doversi rivolgere alle autorità fiscali.
Attualmente, infatti, gli scambi di merce tra operatori degli Stati membri vengono tassati nel paese di destinazione e, per evitare l’applicazione dell’Iva, il cedente deve verificare attraverso le autorità fiscali del proprio paese, mediante il controllo del numero identificativo, che il destinatario sia soggetto passivo Iva.
Con il nuovo servizio, gli operatori potranno accedere, in tempi rapidi, direttamente per via telematica a questo tipo di informazioni fiscali.
Si segnala anche che è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 136, del 12 giugno 2002, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 maggio scorso che ha stabilito le modalità attraverso le quali le tipografie autorizzate alla stampa di documenti fiscali e i soggetti autorizzati ad effettuarne la rivendita saranno obbligati a comunicare per via telematica all’Agenzia i dati relativi, rispettivamente, alle forniture effettuate ai rivenditori e ai soggetti utilizzatori di tali documenti.
La trasmissione telematica, relativa ai quattro trimestri solari dell’anno 2002, dovrà essere effettuata entro il 31 gennaio 2003 e, successivamente a tale data, entro la fine del
mese successivo ad ogni trimestre solare nel quale sono state effettuate le forniture.