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Imax3 Cube, per i Nomad-Wireless più accaniti

05 Ottobre 2004

Imax3 Cube, per i Nomad-Wireless più accaniti

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Nell'estate del 2004, infatti, ha aperto nel Bel Paese il secondo teatro Imax nazionale. La logica dell'installazione presso i grandi centri turistici adottata con il primo Imax presso il parco Felisia di Taranto è continuata con l'apertura presso Riccione di quello che viene dichiarato "il più grande Imax d'Europa"

A distanza di un anno dal mio ultimo articolo sulle meraviglie dell’Imax, la prima considerazione che devo sicuramente fare è che finalmente anche in Italia le cose sono cambiate. A questo punto, raccolta la sfida, ho voluto analizzare a fondo la situazione europea e dopo ore ed ore di navigazione e varie stime, ho “rilevato” la più grande concentrazione di teatri Imax in un unico luogo presso il Futuroscope di Poitiers, in Francia.

Il Futuroscope è un parco a tema francese che già nel nome indica chiaramente la peculiare vocazione che dai fatti non viene assolutamente smentita. Inaugurato nel 1987, quando Internet era solamente utilizzato presso le principali università mondiali ed il navigatore telematico di allora utilizzava modem a 300 baud per connettersi ad instabili BBB locali, il parco si è rapidamente convertito nei primi anni novanta alle novità di massa rappresentate dalla connessione in Rete ed alla Multimedialità più estrema. Tale luogo oggi può essere considerato a mio avviso il più grande concentrato di teatri Imax e di tecnologia multimediale per la massa al mondo, ancora meglio del mitico Epcot Center in Florida.

Nel luglio 2004 a consacrazione e riconoscimento del primato a livello globale, il parco ipertecnologico ha ospitato il campionato mondiale di Videogames che non ha visto purtroppo trionfare alcun italiano.

Il Futuroscope si trova nei pressi di Poitiers, 320 kilomentri a sud ovest di Parigi, all’interno dell’ideale triangolo formato da Tour, Nantes e Bordeaux. Da Parigi si arriva in un ora e trenta minuti attraverso il rapidissimo ed efficiente collegamento con il TGV. Il treno superveloce arriva direttamente alla futuristica stazione ferroviaria posta all’entrata del parco (simile peraltro alla logica con sui si giunge a Marne-la-Vallée per Disneyland Parigi) e da quel momento ci si trova immersi in una realtà “avanti” di almeno una decina d’anni.

Giungo presso l’albergo nei pressi dell’entrata del parco. Dalla descrizione trovata su Internet leggo che è disponibile per gli ospiti una connessione ADSL personale. Ma la sorpresa è dietro l’angolo, mi viene infatti fornito un account che mi garantisce la possibilità di navigare gratuitamente attraverso una connessione Wi-Fi, a una velocità direi ben superiore a quella tipica dell’ADSL, in tutte le aree comuni dell’albergo.

La visita al parco conferma tutte le aspettative iniziali. La più grande concentrazione di teatri IMAX ed in generale di novità multimediali al mondo si trova qui.

Ecco i numeri impressionanti del Futuroscope di Poitiers

  • 2 IMAX FLAT BIG
  • 2 IMAX FLAT 3D
  • 2 IMAX SFERICI
  • 2 IMAX SFERICI 3D
  • 1 DOPPIO IMAX (ORIZZONTALE E VERTICALE)
  • 1 SALA proiezione a 360 GRADI

Per un totale di 9 teatri IMAX di dimensioni superiori alla media mondiale.

Inoltre nell’area CyberAvenue, e Citè Numerique sono presenti complessivamente 60 consolle giochi con schermo al plasma da 42″, 80 postazioni per videogiochi specializzati e 50 postazioni Internet con schermo flat da 15 pollici.

Il top si raggiunge presso “Le IMAX Dome” (uno dei due Imax sferici 3D), dedicato alla proiezione del filmato Space Station 3D già conosciuto da molti italiani per le proiezioni effettuate anche nei due Imax nostrani; il documentario girato in Imax 3D sulla Stazione Spaziale Internazionale nel corso del 2001-2002, vede tra i protagonisti il nostro astronauta Umberto Guidoni.

L’insieme costituito dalla proiezione sull’enorme schermo sferico unito all’utilizzo degli speciali occhiali LCD a sincronizzazione wireless con il proiettore (dotati peraltro di audio supplementare per effetti speciali), genera un effetto unico. Grazie alla grande apertura delle lenti ed alla sfericità dello schermo la percezione visiva è completamente catturata dalla proiezione, anzi, muovendo la testa non è possibile uscire dalla “realtà virtuale” creata, fornendo un effetto realistico impressionante, rafforzato dalla profondità spaziale reale che un casco per realtà virtuale non potrebbe fornire.

Che altro dire quindi: per i nomadi wireless always-on questo luogo rappresenta il top che la tecnologia moderna possa offrire, è un augurio ed una speranza che anche in Italia un giorno si possa fruire di una concentrazione di “futuro” così elevata e che ad essa sia associata anche un miglioramento della qualità della vita che, non dimentichiamolo, deve sempre andare al passo con l’evoluzione tecnologica.

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