Si tratta di violazione di copyright, questo è il parere del giudice che martedì a Londra ha dato ragione alle case discografiche che accusavano la catena di Internet café EasyInternet Cafe di consentire ai propri clienti di scaricare e masterizzare musica su CD a soli 8 sterline.
La British Phonographic Industry (BPI), con Sony Music, EMI e Universal Music, avevano fatto causa alla catena un anno fa e per mesi la vicenda è stata oggetto della cronaca dal mondo digitale.
La vicenda è iniziata quasi due anni fa con alcuni sopralluoghi organizzati in incognito dalle label negli alcuni Internet Café del gruppo nelle sedi di Londra, Glasgow, Edimburgo e Manchester.