Il parlamento austriaco ha passato un emendamento alla nuova legislazione sulle telecomunicazioni che rende illegale l’invio massiccio di messaggi pubblicitari via email senza il consenso preventivo da parte degli interessati. Approvata da tutti i partiti di maggioranza, la norma entrerà in vigore non appena pubblicata sulla gazzetta ufficiale.
Mentre anche il parlamento tedesco sta considerando una similare normativa, altrove in Europa la replica più diffusa allo “spam” si è limitata a misure “in uscita”, quali l’inserimento dell’avviso pubblicitario nel subject del messaggio. Lodevole eccezione quanto entrato in vigore a fine giugno in Italia: l’utilizzo di sistemi telefonici automatici, fax o email per l’invio di pubblicità non richiesta necessita del consenso del ricevente. Una normativa ancora più stringente di quella austriaca. Almeno sulla carta.