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Il Wiki, nuovo traguardo dell’informazione online

30 Giugno 2005

Il Wiki, nuovo traguardo dell’informazione online

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Un sistema di produzione d'informazione collaborativo, mutuato dalla conosciutissima e altrettanto diffusa enciclopedia online Wikipedia.org, si delinea sempre più quale integrazione o, in alcuni casi, alternativa al giornalismo tradizionale

Nonostante l’infelice tentativo del “Los Angeles Times” di rendere gli editoriali online modificabili dal lettore, il Wiki resta, per Michael Kinsley, un chiodo fisso. Dal suo arrivo alla redazione del quotidiano californiano, infatti, questo pioniere della stampa online (fu all’origine, nel 1996, della creazione di Slate.com, oggi proprietà del Washington Post), è stato alla ricerca di un nuovo modo di produrre informazione, integrando possibilmente una variabile imprevedibile nella creazione della notizia: il lettore.

Il 17 giugno scorso, il Los Angeles Times ha presentato ai suoi lettori una bozza di editoriale sul modo migliore, per gli Stati Uniti, di disimpegnarsi dal conflitto iracheno. Piena libertà, per l’utente, di modificare o arricchire il testo originale.

Questa rubrica online, il Wikitorials, intendeva riprendere con successo una formula collaudata di produzione d’informazione con metodo collaborativo, ampiamente sperimentata e utilizzata in particolare dalla Wikimedia Foundation, attraverso progetti come l’enciclopedia Wikipedia, il dizionario Wikizionario o ancora le Wikinews.

L’esperienza condotta dal prestigioso quotidiano californiano ha dovuto interrompersi dopo soli tre giorni, in seguito ad azioni di disturbo da parte di alcuni utenti, che hanno inondato la pagina di fotografie pornografiche e insulti di ogni genere.

Ma il fallimento del Los Angeles Times non decreta certo la fine della burrascosa quanto attraente relazione tra il mondo del Wiki e i mass media tradizionali. E infatti, anche se più modestamente, ecco che la BBC mette online, durante gli internazionali di tennis di Wimbledon, un sito ibrido, a metà strada tra il blog e il Wiki, a cui possono contribuire allo stesso tempo John Mc Enroe e Pat Cash, ma anche perfetti sconosciuti, semplici utenti, tutti accomunati dalla passione per il tennis.

Per i puristi del Wiki c’è però un abisso tra il blog collaborativo e il Wiki. Anche se i due concetti sono vicini e si discostano entrambi dal giornalismo tradizionale, non sono però completamente intercambiabili. Lo scopo del Wiki è di integrare vari punti di vista nell’ambito di uno stesso articolo riguardante uno stesso evento, lasciando che gli autori rimangano in secondo piano, mentre il blog mette in evidenza la personalità dei blogger, essendo più simile a un forum. Il blog collaborativo è piuttosto una raccolta di punti di vista, aggiunti gli uni agli altri, non una sintesi comune. Inoltre, altra caratteristica che si discosta dal Wiki, il blog nell’ambito dell’informazione ha spesso una forte connotazione “politica” e implica che i vari partecipanti siano in accordo su numerosi punti.

Il Wiki, poi, all’opposto dell’esperienza condotta dal Los Angeles Times, in caso di atti di “vandalismo”, prosegue la sua vita di sempre. Se dei “vandali” entrano in uno dei Wikinews esistenti sono inizialmente bloccati e, in caso di ripetizione dell’atto, banditi dall’accesso al servizio. Inoltre vengono prese alcune precauzioni basilari: la pagina principale di Wikinews, può, ad esempio, essere pubblicata online soltanto da alcune persone di fiducia, i cosiddetti amministratori, mentre i semplici utenti possono solo inserire testi e commenti ma non hanno poteri maggiori. Un dettaglio tecnico che può apparire quasi insignificante, ma che potrebbe consentire al Wikitorials del Los Angeles Times di riprendere vita.

Per maggiori informazioni sull’argomento si consiglia la lettura di: Web Publishing Blog e Wiki edito da Apogeo

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