Un web poco partecipativo. Tommaso Poggiali riporta un lancio Reuters, secondo il quale il pubblico del web 2.0, in realtà, non partecipa così tanto come ci si aspetterebbe. Ma Raffaele Mastrolonardo osserva che i dati in questione non sono così incredibili, spiegando che i numeri sono comunque notevoli. Massimo Mantellini è d’accordo, e puntualizza come il segnale importante sia lo spostamento dei contenuti verso le nicchie. Massimo Cavazzini, invece, è scettico, e fa l’esempio di YouTube. Cosa sarebbe senza i video “ufficiali”?
Discutiamo di Web Tv. Lele Dainesi racconta la sua esperienza al convegno di Sharemedia, e lancia la discussione a proposito di Web Tv. Gigi Tagliapietra risponde, concentrandosi sull’importanza degli utenti e della diffusione del linguaggio televisivo. Anche Tommaso Tessarolo dice la sua, criticando le discutibili scelte del governo in materia di diffusione dei media digitali.
La strage e i nuovi media. Carola Frediani, su Visionblog, analizza la gestione dell’emergenza e la partecipazione dei cittadini digitali relative al massacro del Virginia Tech.
I norvegesi contro il Copyright. Stefano Quintarelli commenta le recenti dichiarazioni del governo Norvegese, che ritiene il Copyright anacronistico.
Le Internet Radio in pericolo. Alberto D’Ottavi raccoglie l’appello di Tim Westergren, fondatore di Pandora. Le nuove royalty decise dagli Usa mettono in grave pericolo la sopravvivenza delle radio via Internet.
Il curriculum 2.0. Oggi il curriculum, spiega Tommaso, non è solo su carta, ma è costituito in buona parte dalla nostra identità in Rete. Ma come siamo visti dall’esterno per quello che c’è di noi sul web?
Un VoIp intelligente. VoIPBlog illustra le caratteristiche di Liberalvoip, un servizio che permette di ottimizzare i costi relativi alle applicazioni voce su IP.
In Giappone il cellulare è educato. Arigatò spiega il manner mode, caratteristica dei cellulari giapponesi per evitare di arrecare disturbo in alcune situazioni.
Arriva il nuovo Ubuntu. Davide Salerno coglie l’occasione dell’uscita della nuova release di Ubuntu per illustrare il sistema operativo, che punta tutto sulla semplicità.
Le menzogne della pubblicità. Ecco come si presentano realmente alcuni cibi fast-food illustrati nelle pubblicità.