La dodicesima sezione penale del Tribunal de grande instance di Parigi ha condannato, nei giorni scorsi, a quattro mesi di carcere, con il beneficio della condizionale, e al pagamento di 20.000 euro a titolo di risarcimento dei danni, un internauta ritenuto colpevole di aver spedito, per vendetta personale, 315.000 e-mail a un abbonato della società Noos, causando il blocco del sistema.
Il fornitore d’accesso Noos, i cui servizi erano rimasti intasati per dodici ore dal massiccio e contemporaneo invio dei messaggi di posta elettronica – 260.000 dei quali non erano riusciti ad arrivare a destinazione – aveva citato in giudizio l’autore del mail bombing, appellandosi all’art. 323, 2° comma, del codice penale francese che sanziona il comportamento di chi ostacoli o impedisca il funzionamento di un sistema di trattamento automatizzato dei dati.
La sentenza del tribunale di Parigi è la prima condanna penale, in Francia, pronunciata nei confronti di un internauta colpevole di spamming o di mail bombing.
I casi precedenti, che avevano coinvolto Liberty Surf e Free, si erano, infatti, conclusi semplicemente con l’autorizzazione a risolvere il contratto con l’autore dello spamming e con la condanna al pagamento di 1.524 euro a titolo di risarcimento.