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Il sito del Vaticano subisce migliaia di attacchi informatici, soprattutto dagli Stati Uniti

26 Giugno 2003

Il sito del Vaticano subisce migliaia di attacchi informatici, soprattutto dagli Stati Uniti

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Il Vaticano, storicamente, ha sempre mostrato estremo riserbo sulle sue attività interne. Adesso, il cardinale Claudio Celli, segretario dell’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede, alza un velo sulle attività di …

Il Vaticano, storicamente, ha sempre mostrato estremo riserbo sulle sue attività interne. Adesso, il cardinale Claudio Celli, segretario dell’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede, alza un velo sulle attività di pirateria sul sito ufficiale del Vaticano.

Così si scopre che il sito riceve più di 10 mila virus al mese e che ogni giorno più di 30 pirati, per la maggior parte americani, attaccano il sito ufficiale www.vatican.va.

“Fortunatamente, fino a oggi, nessuno è riuscito a penetrare il sito del Papa – spiega il cardinale Celli in occasione del nuovo sito dei Musei Vaticani, integrato nel sito della Santa Sede – grazie a un gruppo molto efficace di specialisti incaricati dell’attività di prevenzione antivirus che hanno sempre bloccato le email degli hacker”.

“I giovani americani – rimarca malizioso il cardinale – sono i pirati più numerosi e più aggressivi tra gli hacker di tutto il mondo, che cercano di abbattere la frontiera telematica del Vaticano”.

Il Papa è poco coinvolto in questi attacchi, visto che non ha un vero e proprio indirizzo di posta elettronica personale. I messaggi diretti a Giovanni Paolo II, infatti, sono filtrati attraverso altre email del sito.
In occasione del suo 83° compleanno, ad esempio, Karol Wojtila ha ricevuto ben 23 mila messaggi.

Il sito istituzionale della Santa Sede è stato aperto il 25 dicembre del 1995, con una pagina di auguri indirizzati al pontefice.
Da allora Giovanni Paolo II ha sempre mostrato un vivo interesse per questo nuovo media a cui ha dedicato pagine dei suoi scritti e una giornata mondiale di riflessione.
Ha spinto perché le parrocchie e tutte le istituzioni religiose avessero un collegamento a Internet e perché si creasse una rete informativa all’interno delle istituzioni religiose, che attingono documentazione e informazioni attraverso questo nuovo canale.

“Attualmente – sottolinea Celli – circa 50 milioni di internauti consultano il sito da 150 paesi”
Il cardinale Celli, poi, ha annunciato che anche gli Archivi segreti della Santa Sede hanno il loro sito, già disponibile con una serie di documenti.

La realizzazione del nuovo sito dei Musei Vaticani (le cui immagini non rischiano di essere piratate grazie a dispositivi di protezione perfezionatissimi) è durata 5 anni, costata 500 mila euro e più di 15 mila ore di lavoro. È disponibile in 5 lingue.

I link ai due nuovi siti, si trovano in home page del sito ufficiale della Santa Sede.

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