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Il ruolo futuro di Motorola

12 Ottobre 2001

Il ruolo futuro di Motorola

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Nel settore della telefonia cellulare c'è una grande domanda di nuovi servizi.

Nel settore della telefonia cellulare c’è una grande domanda di nuovi servizi e Motorola intende accelerare la propria attività in questa direzione. L’attuale 2G già fornisce, in maniera limitata, alcuni di questi servizi e la terza generazione ancora è in fase di preparazione. Nel frattempo c’è la cosiddetta generazione di mezzo, la 2,5G che viene considerata una specie di ponte fra l’attuale e la prossima generazione di telefonia cellulare. La generazione 2,5G, concretizzata nel GPRS, presenta tuttavia problemi di complessità costruttiva per i produttori di terminali. E qui intende intervenire Motorola: utilizzando tutta la propria esperienza, vuole mettere a disposizione dei costruttori di cellulari i semiconduttori e il software necessari che consentano di produrre rapidamente i terminali che gli utenti si aspettano.

Il lancio del GPRS è già cominciato, ma, come notano gli analisti di Forrester Research, ha incontrato delle difficoltà a causa della mancanza di cellulari compatibili. In questo quadro, Motorola può giocare un ruolo di primo piano, avendo sviluppato la tecnologia GPRS prima sui propri terminali e poi mettendola a disposizione degli altri produttori di cellulari.

Questa strategia di Motorola ha tuttavia suscitato dubbi da parte di alcuni analisti, i quali si chiedono perché mai Motorola dovrebbe consentire l’accesso alla propria tecnologia di base e perché mai i competitori di Motorola dovrebbero accettarla come fornitore chiave.

La prima risposta di Motorola è molto semplice: fornire prodotti accresce i guadagni. La seconda è invece più complessa e articolata. Innanzi tutto una nuova tecnologia può decollare davvero solo se è sostenuta da tutta l’industria e non da un solo produttore. A partire da questa considerazione, Motorola pensa che si venga affermando il nuovo concetto del competitore come partner, fornitore o cliente, per creare una sorta di rete d’interessi che consenta lo sviluppo di una tecnologia a beneficio di tutti. In fondo, molti esempi in questo senso già ci sono nel settore dei computer.

Inoltre, un’eventuale affermazione di Motorola come fornitore di tutta la tecnologia di base, potrebbe portare verso una standardizzazione di fatto e verso un’economia di scala, consentendo notevoli risparmi sui costi di progettazione e sviluppo. In altre parole, potrebbe accadere quello che già è successo negli anni ’90 per i PC. I grandi costruttori hanno puntato più sulla riconoscibilità del marchio, sull’assistenza e sui servizi accessori, piuttosto che sullo sviluppo di tecnologie proprietarie. Lo stesso potrebbe accadere nella telefonia cellulare dei prossimi anni. Almeno secondo le speranze di Motorola.

L'autore

  • Redazione Apogeonline
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