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Il ritorno di Opera

12 Dicembre 2000

Il ritorno di Opera

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Grande ritorno sulle scene dei norvegesi di Opera Software: è disponibile in Rete la versione 5.0 del browser minimale Opera

Il nuovo prodotto è disponibile con un modello di business già utilizzato da altri famosi prodotti, ad esempio le ultime edizioni di Eudora, che prevede la possibilità di un utilizzo gratuito del software, salvo accettare la presenza di banner pubblicitari inviati dagli stessi autori del software.

Se l’utente non desidera essere disturbato dalla pubblicità può acquistare una licenza d’uso del prodotto senza banner al prezzo di trentanove dollari. L’idea dei produttori norvegesi è molto ambiziosa: inserirsi nel duello fra Internet Explorer e Netscape, cercando di portare a casa non solamente le briciole come possono essere considerati gli attuali 1,5 milioni di utenti.

Opera 5.0 conserva le caratteristiche tradizionali delle versioni precedenti: un prodotto agile, veloce, ad alta compatibilità con gli standard di mercato, che promette banner non intrusivi o offensivi o rumorosi che vengono scaricati settimanalmente, messi in cache e poi erogati senza rallentare la velocità di navigazione. Il browser sarà distribuito in maniera capillare per raggiungere il maggior numero di utenti possibile e saranno disponibili due versioni: una senza la compatibilità Java, circa 2 mega byte da scaricare e l’altra con Java a bordo (per 7 Mb totali).

Il browser contiene il programma per gestire la posta elettronica, i newsgroup, ma anche dei tool per gestire le ricerche in Rete e un client per l’instant messaging che permette di utilizzare la rete di server ICQ. Permette anche funzioni di zoom sulle pagine, l’utilizzo di scorciatoie da tastiera e interessanti facilitazioni per portatori di handicap.

I norvegesi di Opera Software, ancora una volta, hanno voluto creare un browser compatibile con tutti i principali standard del mondo WWW, ad esempio la cifratura a 128 bit, l’utilizzo dei protocolli SSL, dei CSS, di XML, di Java e Javascript. Una delle caratteristiche forse più originali di Opera è la capacità di visualizzare le pagine WML dei siti Wap, permettendo di navigarle tranquillamente anche senza terminali o emulatori ad hoc.

Opera si differenzia rispetto ai più noti e diffusi concorrenti per la sua robustezza e per una velocità di navigazione decisamente unica nel panorama dei browser attuali. Per assicurare la compatibilità con i plug in installati a corredo degli altri browser, Opera si occupa di verificare e di autoinstallare software necessari per navigare in contenuti particolari.

Tra i possibili difetti del programma si può annoverare la sua barra di navigazione che è decisamente atipica rispetto agli altri browser Internet.

Il rilancio di Opera vuole anche coinvolgere il portale – catalogo che è correlato al browser e che dispone di un ricco insieme di canali tematici e di siti recensiti. Il modello di business utilizzato per il browser per Windows non sarà, per ora, esteso anche per gli altri porting del browser per BEOS, Linux, Mac e Epoc.

L'autore

  • Vittorio Pasteris
    Vittorio Pasteris è un giornalista italiano. Esperto di media, comunicazione, tecnologia e scienza, è stato organizzatore dei primi Barcamp italiani e collabora con il Festival del giornalismo di Perugia.

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