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Il ritorno dell’Amiga

25 Marzo 1998

Il ritorno dell’Amiga

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La tedesca "Phase 5" ha annunciato un contratto di licenza per sviluppare un nuovo computer su chip PowerPC che utilizzerà il sistema operativo Amiga

C’era una volta un computer che sfidava per prestazioni e capacità multimediali, non solo i Personal Computer, ma gli stessi fuoriclasse di Apple. Correvano gli anni ’80 e il multitasking in ambiente grafico era ancora un sogno. I Macintosh erano in grado di utilizzare a pieno i 32 bit dei loro processori, ma questa potenzialità veniva sfruttata esclusivamente nella grafica. L’elaborazione del suono e i sistemi MIDI incominciavano a dare risultati non più soltanto nei laboratori. Amiga era inizialmente un sistema utilizzato per certi videogiochi.

Su quel terreno sviluppò un’esperienza e dei risultati tali che decise di allargare la sfera d’azione della propria tecnologia al settore professionale. Vennero licenziati i primi sistemi desktop e questi conquistarono subito i giovani, per potenza multimediale e per rapporto qualità/prezzo, e gli artisti, in particolare i musicisti, per i bei programmi dedicati, la forza elaborativa e per quel particolare tipo di formato, il file MOD, che consentiva di produrre brani musicali di ottima resa occupando uno spazio su disco veramente minimo.

Ancora oggi è frequente trovare nei CD per PC e per Mac raccolte di questi file di cui molti si domandano con quale programmi possano essere stati realizzati e come mai “pesino”così poco rispetto a quelli prodotti con i programmi più comuni. Molti neppure sanno più dell’esistenza di un computer diverso da quelli tradizionali, che aveva anticipato i tempi da essere, a circa quattro anni dalla sua scomparsa, ancora attuale. Sì, perché Amiga, dopo essere stato per un certo tempo prodotto dalla rinnovata Commodore, è stato tolto dalla produzione e, salvo trovarne qualcuno nel mercatino dell’usato, nonostante il suo nome sia stato acquistato per pochi spiccioli da un produttore, non ne vedrete più in giro.

Tuttavia i fedelissimi possessori di quelle macchine difficilmente intendono separarsene. Ancora oggi i gruppi di supporter di Amiga sono ancora molti. Esistono svariati Newsgroup, liste di discussione e BBS ad esso dedicati. Molti giornali conservano delle rubriche per Amiga e non è impossibile trovare pubblicazioni interamente dedicate a questo sistema operativo. I programmatori non si sono stancati di produrre per lui, anche se possono sperare esclusivamente in un mercato shareware, ma più spesso lavorano solo per amore.

È di pochi mesi fa la notizia di una scheda madre prodotta in Germania, in grado di fare funzionare indipendentemente MacOS e Amiga. Oggi, la tedesca “phase 5″ha annunciato un contratto di licenza per sviluppare un nuovo computer su chip PowerPC che utilizzerà il sistema operativo Amiga. Le nuove macchine, che verranno presentate al congresso Amiga 98 (http://www.amiga-stl.com/show.html) che si terrà nel Missouri, sono per ora chiamate “prebox”e saranno indirizzate al mercato high-end con sistemi multiprocessore. Qui pare siano in grado di competere in maniera significativamente aggressiva con l’attuale leader, i sistemi Intel/NT, essendo fra l’altro in grado di funzionare con 4 processori in parallelo. Il prezzo previsto per questi bolidi dotati di 4 chip PPC sarà di 1,995 dollari con clock 200Mhz e di 4,495 dollari con clock 300Mhz; la distribuzione inizierà alla fine dell’anno in corso.

Ennio Martignago ha pubblicato, assieme a Vittorio Pasteris e Salvatore Romagnolo, Sesto potere. Guida per giornalisti, comunicatori aziendali, formatori nell’era di Internet.

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